La “prassi consolidata” di una “sosta selvaggia”. Diego Mencaroni definisce così la situazione dei parcheggi in centro storico a Perugia, e chiede chiarimenti alla giunta comunale del sindaco Romizi. “Le modifiche alla viabilità che hanno interessato nell’ultimo anno il centro storico di Perugia, hanno fatto sì che le vie cittadine all’interno della zona a traffico limitato risultino oggi alquanto trafficate e che la facilità dell’accesso abbia contribuito a far maturare, nei cittadini, la comprensibile aspirazione non solo al passaggio, ma anche alla sosta nell’acropoli. La situazione negli ultimi mesi – aggiunge il capogruppo del Pd – si è ulteriormente e notevolmente aggravata e la “sosta selvaggia” è divenuta ormai una prassi consolidata tanto che sono gli stessi cittadini a denunciare e chiedere che si intervenga per ristabilire e far rispettare i criteri stabiliti per la sosta. Si parcheggia ormai ovunque e ben oltre gli spazi consentiti, in doppia fila o in spazi riservati”.
Gli ingorghi sembrano essere all’ordine del giorno, “con picchi imbarazzanti durante il fine settimana, specialmente a carico del settore compreso tra viale Indipendenza, piazza Italia e l’imbocco di via Baglioni dove spesso è impedito l’ accesso in via Marzia. Proprio nel corso della conferenza stampa di fine anno – continua Mencaroni in una sua nota – l’assessore Casaioli, riprendendo l’intervento del Sindaco, ha ammesso e denunciato la veridicità dei fatti sopra riportati e si è appellata alla cittadinanza chiedendo una oculata attenzione alla cura della nostra città e al rispetto delle regole, riferendosi in particolare alla necessità di un maggiore rispetto sul fronte sosta in centro storico, sostenendo di non voler ricorrere ad un sistematico uso del rilevamento delle infrazioni. Si chiede una riflessione sul “come” e sul “perché” nel centro storico di Perugia si è determinata la situazione per brevità denominata “sosta selvaggia”; si chiede di riferire perché è stata tollerata, perché non si è provveduto a far intervenire fin da subito la polizia municipale, consentendo che passasse l’idea di una sorta di tolleranza nei confronti di questo tipo di infrazioni, per trovarsi dopo mesi, a dover agire in modo quasi repressivo, con multe comminate “a tappeto” per far fronte ad una situazione mal gestita – conclude il consigliere di centro sinistra – e messa in atto con notevoli lacune organizzative”.
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