Un tema toccante in cui Bazas Mikalai, studente del Liceo Scientifico “Marconi” ha raccontato la sua storia. Dopo anni di vita in Bielorussia, riesce a raggiungere la mamma che nel frattempo era riuscita ad ottenere un lavoro stabile e la cittadinanza in Italia. Mikalai ha raccontato le sue difficoltà iniziali, dovuti in particolare alla comunicazione con gli altri resa difficile dalla mancanza di comprensione della lingua. Una narrazione puntuale, lucida, obiettiva che ha messo in evidenza anche le differenze fra come veniva trattato lui rispetto ad altri ragazzi provenienti da altri luoghi. Poi le parole per i suoi compagni, gli insegnanti che lo hanno affiancato con affetto lungo tutto il suo percorso, che lo hanno aiutato a crescere, a sentirsi parte integrante e viva. Poi per Mikalai di nuovo un momento oscuro: “la morte di mia madre, e con lei morivo anche io, i miei sogni, il mio presente, il mio futuro”. Ma ancora una volta, il calore degli amici e di tutta la comunità riescono a donargli di nuovo la forza e la voglia di vivere.
E' questa la storia vincitrice del concorso scolastico intitolato a Tiziana La Rocca, a tre anni dalla sua scomparsa. Tutti gli alunni immigrati delle scuole superiori sono stati chiamati a partecipare svolgendo il seguente tema: “La scuola che vorrei: riflessioni, osservazioni e proposte per favorire il dialogo interculturale, l'integrazione scolastica di studenti di diversa provenienza culturale e la qualità della vita relazionale nelle scuole secondarie di secondo grado”.
Al concorso hanno partecipato 26 studenti, di diversa provenienza (bielorussi, albanesi, macedoni, kosovari, serbi, marocchini, romeni), di cui 4 iscritti al “Marconi”, 3 all'istituto commerciale “Scarpellini”, 19 all'istituto istruzione superiore “Orfini” e tutti hanno ricevuto un attestato; per il vincitore un premio di 1000 euro messo in palio dall'avv. La Rocca.
Come ha spiegato Cristina Ercolani, dirigente del settore scolastico “E' stata una decisione molto difficile da prendere. Una commissione formata dall'avv. La Rocca, il sindaco Manlio Marini, la prof. Rita Cacchione (della Casa dei Popoli), Federica Finauri della Pastorale Giovanile Sinodo dei Giovani e Michele Tufo, referente della Caritas diocesana, hanno esaminato con attenzione tutti gli elaborati, fino alla proclamazione del vincitore. Al di là di chi ha vinto o meno – ha concluso la Ercolani – devo dire che tutti i testi sono risultati migliori, specie dal punto di vista formale e stilistico, paragonati a tanti di quelli che vengono realizzati da chi partecipa ai concorsi comunali”.
Un momento toccante anche quello in cui l'ex preside del Liceo Classico Gianfranco Faramelli, ha ricordato Tiziana La Rocca “abbiamo iniziato insieme il nostro percorso nella scuola, e Tiziana mi ha sempre sostenuto. Oltre ad una stima professionale, c'era un rapporto quasi fraterno che ci a visto portare avanti iniziative importanti e coraggiose e ci ha visto superare momenti difficili di grande cambiamento. Era ed è una persona eccezionale, che non si metteva in mostra, ma aveva un valore unico”.
Un momento dunque per ricordare una grande donna, Tiziana La Rocca, sia dal punto di vista professionale che umano in un modo che forse le era particolarmente caro, dando la possibilità ad ognuno di emergere e farsi conoscere, per poi far capire a tutti che siamo figli della stessa terra e dello stesso cielo.
(Valentina Ballarani)