Sceglie ancora il silenzio Federico Bigotti. Il 21enne ora in carcere accusato di aver ucciso a coltellate la madre Anna Maria Cenciarini nel loro casale a pochi chilometri da Città di Castello, davanti al Gip Carla Giangamboni, si è avvalso della facoltà di non rispondere e dopo le formalità di rito è tornato nella sua cella d’isolamento del carcere di Capanne.
Circa 20 minuti, tanto è durato l’interrogatorio di garanzia. Ma quello che più di tutto Federico aspetta è l’agognato incontro con il padre, la stessa persona da lui chiamata la mattina in cui, secondo la sua prima e unica versione (almeno al momento), avrebbe trovato la madre in cucina che urlava e si colpiva da sola con il coltello.
Il Gip Giangamboni ha autorizzato la richiesta degli avvocati della difesa Vincenzo Bochicchio e Francesco Areni e già oggi il padre Antonio potrebbe varcare la soglia del carcere per incontrare il figlio ritenuto responsabile di un omicidio avvenuto “con crudeltà” e “per futili motivi” si legge nell’ordinanza e “in occasione dell’ennesimo litigio”, il 21enne in passato avrebbe “maltrattato la propria madre con continue ingiurie e violenze psicologiche, minacce anche di morte e percosse, in un’occasione anche con un manico di scopa…”.
“Gli starò vicino”. Lo stesso padre che gli è rimasto vicino anche quando gli inquirenti hanno iniziato a mettere in discussione quella tesi per arrivare alla richiesta di custodia cautelare firmata dal pm Carme d’Onofrio e avvallata dal Gip: “Gli starò vicino – ha detto ieri all’avvocato Vincenzo Bochicchio, come riferito dal legale -. Ho capito troppo tardi che lui aveva bisogno d’aiuto…”.
L’avvocato Bochicchio spiega anche che, dopo l’arresto di sabato sera, per il suo assistito probabilmente chiederà una perizia psichiatrica: “Troppe stranezze, negli ultimi due anni, troppe stranezze, anche dopo l’omicidio”, quando Federico ha raccontato una versione a cui ora non può credere più nessuno. Versione che si è sgretolata sotto il peso dell’esito di un’autopsia sul corpo della madre cinquantacinquenne che ha evidenziato tutta una serie di lesioni gravissime e decisamente incompatibili con l’ipotesi di un suicidio nel quale la vittima si auto infligge 12 coltellate, di cui almeno una alla schiena.
Riesame. E sempre questa mattina i legali dell’indagato hanno depositato la richiesta di Riesame e spiega: “Stiamo valutando ogni aspetto e attendiamo di studiare tutte le carte, al momento abbiamo un’ordinanza che si basa su risultanze autoptiche e su dichiarazioni dei familiari, non ci sembra tutto chiarissimo”.
E poi ci sono le condivisioni sui “social”, i “selfie” e gli “hashtag” a poche ore dalla morte della madre e fino ad un attimo prima di essere portato in carcere dai carabinieri. Oppure quella comparsa al bar del paese per prendersi un caffè, la settimana scorsa, durante la veglia funebre organizzata per sua madre nella chiesa di San Pio X.
Funerali. L’ultimo saluto ad Anna Maria Cenciarini si terrà domani, 6 Gennaio, giorno dellEpifania, alle 14.30, nella stessa chiesa di San Pio X a Città di Castello.
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