Dal 1 dicembre chiuderanno alcuni importanti servizi erogati dagli sportelli decentrati della Provincia a Città di Castello e Umbertide. Servizi fondamentali come il controllo costruzioni e quelli concernenti caccia e pesca, la viabilità (trasporti eccezionali) e l’Acu (Associazione consumatori utenti).
In particolare per gli studi professionali di architetti, geometri, ingegneri non sarà più possibile effettuare i cosiddetti depositi delle pratiche edilizie. Finora l’adempimento poteva essere sbrigato nel giro di pochi minuti senza spostarsi: dal 1 dicembre, se in questi dieci giorni non interverranno cambiamenti, saranno costretti a recarsi a Perugia.
“Abbiamo firmato una petizione – dicono alcuni professionisti – chiedendo di far rimanere i servizi in loco. Se non saremo ascoltati, dovremo tutti recarci a Perugia, con un grande dispendio di tempo e risorse e allungamento dei tempi e costi per i nostri clienti”.
La petizione, corredata da 251 nominativi, è stata firmata anche da cacciatori, agricoltori, pescatori, scuole e semplici cittadini che finora hanno trovato i servizi “sotto casa” e dall’inizio del prossimo mese dovranno recarsi nel capoluogo umbro.
La questione è legata allo sconvolgimento dei servizi sul territorio dopo la riforma delle Province. Alcune deleghe, che finora erano state gestite dalla Provincia (i cui servizi erano decentrati sul territorio e non accentrati a Perugia), sono state riprese in carico dalla Regione, verso cui conferiranno 125 dipendenti della Provincia che lavorano nei settori oggetti delle deleghe trasferite. Ma lo spostamento non riguarda i dipendenti dei servizi decentrati. La soluzione sembrava dietro l’angolo: firmare una convenzione tra Regione e Provincia per continuare a far svolgere i servizi agli sportelli sul territorio. Ma ad oggi è tutto fermo e se non intervengono fatti nuovi, addio servizi sul territorio.
Sul caso è intervenuto anche l’assessore al Decentramento del Comune tifernate Luca Secondi che, in seguito alla notizia di una possibile chiusura della sede di via Martiri della Libertà, ha dichiarato: “Lo sportello decentrato della Provincia non deve chiudere perché un conto è l’architettura istituzionale e un altro i servizi amministrativi. Il ruolo di contatto e di terminale operativo svolto dagli uffici della Casa Verde hanno in questi anni garantito un raccordo tra ente e cittadini, che deve essere mantenuto. Sappiamo che alcuni cittadini si stanno mobilitando a difesa dello Sportello della Provincia; l’Amministrazione è con loro nel sostenerne la permanenza contro ipotesi di ridimensionamento o persino chiusura che penalizzino questo territorio, riducendo di fatto i canali di accesso e di semplificazione con i livelli istituzionali superiori, a cui ci appelliamo perché questa ipotesi non abbia seguito”.