Di seguito la nota dei sindaci del Trasimeno e Corciano sulla questione dei rifiuti, nella quale senza mezzi termini guardano avanti, già oltre Gesenu, non nascondendo che se la vicenda legata all’interdittiva e al commissariamento dei contratti in essere con i Comuni li sollevasse dagli obblighi contrattuali che li vedeva legati fino al 2024 con Gesenu non si strapperebbero i capelli, anzi.
I Sindaci del Trasimeno e Corciano tengono a ribadire la propria assoluta estraneità alle note vicende sui rifiuti, sulle quali si augurano che si faccia chiarezza fino in fondo ed in breve tempo. Con questa nota intendono informare i cittadini circa le politiche adottate negli ultimi tempi. Come soci di maggioranza di TSA si ribadisce che si tratta di un’azienda sana ed autonoma.
I Comuni soci hanno spinto ancor di più in tal senso al punto che l’amministratore delegato, che da statuto è di nomina da parte del socio privato più grande (Gesenu), nell’ultimo mandato non è stato nominato, in virtù di una precisa volontà di preminenza pubblica ed autonomia gestionale.
Tutti i Consigli Comunali hanno approvato, prima dell’assemblea di TSA di inizio 2015, modifiche statutarie volte a ridurre il potere dell’amministratore delegato. In sede di Ati n.2 i Sindaci del Trasimeno e Corciano hanno richiesto ed ottenuto la possibilità di trattamento del rifiuto differenziato (umido e verde) in ambito locale invece di essere obbligati a conferire presso l’impianto di Pietramelina. I Sindaci si augurano che il sistema regionale dei rifiuti possa essere interamente riorganizzato anche attraverso la ricerca di nuovi e qualificati soggetti. Infine, anche alla luce degli ultimi accadimenti, i Sindaci del Trasimeno e Corciano auspicano il superamento degli attuali vincoli contrattuali al fine di ottenere un servizio più efficiente e contenere i costi.