Con una lettera rivolta all’Associazione Italiana Città della Ceramica, alle Associazioni di Categoria, alla Giunta regionale, ai Consiglieri regionali e ai Parlamentari umbri, il sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti ha chiesto dei chiarimenti su alcuni prodotti in ceramica prodotti in Cina presenti al Padiglione Italia di Expo 2015, dopo una segnalazione fatta da alcuni cittadini gualdesi. Quest’ultimi, la scorsa settimana, si sarebbero infatti recati all’esposizione mondiale meneghina, concentrando la loro attenzione proprio sui prodotti in ceramica, arte in cui Gualdo Tadino eccelle da sempre.
Nel Padiglione Italia i curiosi visitatori umbri si sarebbero però imbattuti in alcuni prodotti di questo “familiare” materiale, che sul retro riportavano un’etichetta con su scritta la provenienza dei singoli manufatti. Su molti di essi, con grande sorpresa dei gualdesi, era riportata la dicitura “Made in China” e “Made in Europe”. Fatto molto strano considerato che alcuni dei prodotti presenti in quella zona di merchandising riportavano anche il claim “Orgoglio Italia”.
“Da Sindaco di Gualdo Tadino, ‘Città della Ceramica’, – scrive Presciutti nella sua missiva – sono rimasto esterrefatto nel vedere tale papocchio, documentato dalle foto che mi sono pervenute (qui in gallery)“.
Parliamo sempre di Made in Italy, prodotti italiani, eccellenza da prendere ad esempio e da esportare all’estero e poi invece di promuovere i nostri beni ne scegliamo altri di minore qualità provenienti dalle parti più disparate del globo. Mi sembra una vera e propria contraddizione. Per di più farlo nella sede del Padiglione Italia di Expo 2015 mi lascia ancor più sbigottito. Ci sono tante aziende serie che producono ceramiche di eccellenza in Italia, in particolare nel territorio di Gualdo Tadino, e credo che sarebbero state ben felici, se coinvolte, di portare i loro prodotti ad una manifestazione così importante
“Come sindaco di Gualdo Tadino, che ha nella ceramica un settore di vitale importanza nella sua economia, – conclude Presciutti – chiedo un chiarimento e delle spiegazioni su questa vicenda. Mi auguro che sia stata frutto di una “svista” e che la situazione sia riconducibile solo all’ultimo periodo di Expo e non fin dallo scorso 1 maggio, giorno della sua inaugurazione“.