La Regione Umbria amplia le tipologie di servizio per l’iscrizione nell’Elenco regionale dei professionisti da invitare alle procedure negoziate per l’affidamento di servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria di importo inferiore a 100mila euro, prevedendo la possibilità di iscriversi per le “prestazioni archeologiche”, di competenza degli archeologi, e per le prestazioni riguardanti le “tecnologie dell’informazione e comunicazione” attinenti alla realizzazione di lavori pubblici. “L’avviso per l’iscrizione – ha spiegato l’assessore regionale ai Lavori pubblici, Giuseppe Chianella, illustrando finalità e modalità nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Donini, alla quale sono intervenuti numerosi rappresentanti degli Ordini e Collegi professionali umbri – è stato pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale e sul portale istituzionale della Regione”.
“L’Elenco regionale, istituito con la legge regionale 3 del 2010– ha rilevato innanzitutto – rappresenta uno strumento importante sia per l’affidamento con maggiore speditezza, efficienza ed efficacia dei servizi professionali previsti dalla normativa sia per la valorizzazione degli stessi professionisti. Dalla buona progettazione dipende la bontà dell’opera, nel rispetto dei tempi e dei costi”.
“L’inserimento nell’Elenco delle prestazioni archeologiche – ha aggiunto – testimonia l’attenzione della Regione alla tutela del territorio, ricco di siti archeologici, anche sconosciuti. Recependo la normativa statale e proseguendo in un percorso già avviato nella precedente legislatura – ha detto – abbiamo integrato la legge regionale in merito alla verifica preventiva dell’interesse archeologico per i lavori pubblici di competenza dei soggetti aggiudicatori, in considerazione della rilevanza di queste attività in un territorio come quello umbro dove è appunto frequente il ritrovamento di reperti archeologici. Abbiamo inoltre tenuto conto delle prestazioni sempre più importanti quali quelle ineranti le tecnologie dell’informazione e comunicazione”.
“L’Umbria – ha sottolineato il presidente dell’Associazione nazionale Archeologi, Salvo Barrano – è la prima Regione in Italia ad aver recepito la normativa statale sull’archeologia preventiva nella sua legge regionale ed ha inoltre di fatto anticipato quanto poi stabilito dal Codice dei beni culturali. I vantaggi dell’inserimento degli archeologi nell’Elenco sono molteplici – ha affermato – sia per la qualità del progetto che già nella fase preliminare tiene conto degli aspetti archeologici, per la garanzia in termini di costi e tempi, a vantaggio delle stazioni appaltanti pubbliche ma anche delle imprese e dei cittadini”.
La normativa statale (artt. 95 e ss. del D.Lgs. n. 163/2006) obbliga i soggetti aggiudicatori, nel momento in cui affidano la progettazione preliminare, a precisi adempimenti quali, ad esempio, far redigere da parte di archeologi professionisti i documenti integrativi della progettazione con le relative indagini, al fine di evitare ritardi nella realizzazione delle opere e probabili presentazioni di riserve da parte dell’impresa esecutrice.
“L’elenco è uno strumento fondamentale – ha detto ancora Barrano – per la valorizzazione delle competenze degli archeologi, ma anche per la trasparenza nell’affidamento degli incarichi”.
L’Elenco regionale, al sesto aggiornamento (gli aggiornamenti vengono fatti con cadenza semestrale) è creato con una procedura on-line, e quindi totalmente dematerializzata, ed è finalizzato a supportare e semplificare l’attività di tutti i soggetti che, a vario titolo, intervengono nella realizzazione del lavoro o dell’opera pubblica, a snellire le procedure e a velocizzare gli investimenti.
Tutte le amministrazioni pubbliche – è stato sottolineato nel corso della conferenza stampa – hanno a disposizione un elenco qualificato, istituito per garantire trasparenza e concorrenza, al quale attingere per gli incarichi, il cui utilizzo è vincolante nel caso di appalti regionali e facoltativo per gli altri soggetti aggiudicatori del territorio. Sono previste due fasce cui iscriversi, una per gli importi inferiori a 20mila euro, e l’altra da 20mila euro fino a 100mila euro. Le domande vengono valutate da una apposita commissione composta da dirigenti regionali e rappresentanti degli Ordini e collegi professionali. Non esiste una graduatoria, ma l’inserimento è in base all’ordine di arrivo delle domande. Nell’affidamento degli incarichi, resta fermo il principio di rotazione.
L’assessore Chianella, che ha affrontato con i professionisti intervenuti anche il problema dei ribassi nelle gare di appalto, acuito a causa della crisi, ha manifestato la piena disponibilità a valutare miglioramenti dell’Elenco.
L’avviso per l’inserimento di archeologi e professionisti delle tecnologie dell’informazione e comunicazione è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale (V Serie speciale – n. 124 del 21/10/2015), e sul sito internet regionale (http://elencoprofessionisti.regione.umbria.it/home2). L’aggiornamento con le nuove figure avverrà entro il primo trimestre del 2016. Alla conferenza stampa hanno preso parte il coordinatore regionale dell’Ambito Territorio Diego Zurli, e i dirigenti regionali Alberto Merini e Stefania Rosi Bonci.