“A pochi mesi dalla tornata elettorale è doveroso fare una valutazione politica. Con rammarico prendo atto che all’Amministrazione tifernate non interessa il delicato tema della sicurezza e delle droghe, considerata la totale assenza di rappresentanti della Giunta e del Comandante della Polizia Municipale all’assemblea pubblica che ha visto, tra l’altro, la partecipazione del Sottosegretario del Ministero degli Interni Giampiero Bocci, del vescovo Monsignore Domenico Cancian, del Presidente della Prima Commissione Regionale Sviluppo e Programmazione Andrea Smacchi, del responsabile del Sert Città di Castello Dott. Carlo Minestrini e di importanti rappresentanti delle forze dell’ordine”.
Queste le considerazioni del Vicepresidente dell’Assemblema Legislativa Valerio Mancini, in accordo con il consigliere comunale Marcello Rigucci e il coordinatore giovanile Riccardo Augusto Marchetti.
“Non ci sono giustificazioni – chiosa l’esponente della Lega Nord – Quello dell’assessore Luca Secondi (competente in materia) e dei suoi colleghi mi sembra un comportamento paradossale e senza attenuanti; se non presenziare è una scelta politica diventa evidente sia la tensione interna alla maggioranza in vista delle prossime elezioni 2016, sia la mancanza di cortesia istituzionale verso un importante rappresentante del Governo; se invece l’assenza era dovuta ad un disinteresse al tema, allora, in questo caso, la situazione è davvero allarmante. Forse il Sindaco o chi per lui, non sa che il quadro a Città di Castello è preoccupante“.
Mancini si riferisce ai dati allarmanti elencati proprio alla suddetta assemblea dal Dott. Minestrini: solo il Sert tifernate si occupa infatti di 318 persone in cura per dipendenza da droghe, 83 in trattamento per alcol; in Umbria, inoltre, il 19% di soggetti con età compresa tra i 15 e il 34 anni avrebbe fatto uso di cannabis.
“Stiamo parlando di cifre importanti che dovrebbero indurre qualsiasi amministratore ad intervenire – conclude Mancini – invece questa Amministrazione ha negato per ben due volte la riforma della Polizia Municipale tifernate e la proposta, da parte della Lega Nord, di armarla e dotarla delle necessarie tecnologie per il tempestivo controllo della residenza e dei veicoli. Stessa disattenzione riservata al progetto di video sorveglianza alle vie d’accesso del nostro comprensorio e del centro storico che avrebbero, se ben programmate, risparmiato al nostro territorio tanti furti e fornito alle forze dell’ordine strumenti idonei ad un’adeguata azione investigativa e repressiva. I cittadini tifernati stanno subendo un vero e proprio assalto alla loro sicurezza domestica, ma evidentemente a questa Giunta interessa poco”.
