di Leopoldo Di Girolamo, sindaco di Terni
“Sono giorni ormai che ogni argomento trattato dall’Amministrazione Comunale viene descritto da alcuni come un campo di battaglia, dove si decidono i destini del sindaco, della giunta, della maggioranza e più complessivamente del governo della città. Così è accaduto per la vicenda Usi, dove invece l’azione di governo è andata avanti spedita trovando un apporto di grande sostanza dalla maggioranza in consiglio comunale, così si vuol far credere ora sugli atti relativi al Briccialdi.
Il percorso intrapreso dalla giunta, come già evidenziato ieri, è molto chiaro: dar luogo a una proroga contenuta per coinvolgere anche il Consiglio Comunale, con l’intento di un’ assunzione di responsabilità da parte di tutti. Il Briccialdi è un patrimonio culturale fondamentale per la città, così come è essenziale per il Comune tenere sotto controllo i suoi conti. Sono sicuro, grazie anche all’apporto che arriverà dalla città, ad iniziare dalla Fondazione Carit, che troveremo un punto di equilibrio e di buon governo, come è accaduto in tante altre occasioni. Nel frattempo il confronto avviene alla luce del sole. Sono onorato di guidare una amministrazione comunale dove le posizioni sono articolate e complesse e dove gli amministratori si assumono la responsabilità delle proprie idee. Il dibattitto è teso a trovare la soluzione migliore. E a quella arriveremo anche grazie all’apporto del consiglio comunale che esaminerà un atto di indirizzo in materia. Serve trasparenza da parte di tutti. In giunta non si è registrato alcun maldipancia – in questo caso anche come medico sarei intervenuto! – nessuna spaccatura, nessuna posizione preconcetta. Si è parlato come sempre. Non servono ricostruzioni dal buco della serratura per dipingere scenari di guerra che non possono appartenere alla mia squadra. Questa attività di intelligence non serviva soprattutto ieri, la conferenza stampa a fine lavori della giunta serve proprio per aumentare la trasparenza e la comunicazione di questa amministrazione e ieri su tutti i temi ero pronto a rispondere. Mi auguro che si affronti il cuore dei problemi, e non i presunti dettagli da scenari da palazzo, cioè si valuti il lavoro del sindaco, della giunta, della maggioranza – e spero non solo della maggioranza – per continuare a tenere in vita un istituto di grande prestigio nella compatibilità delle risorse a disposizione”.