A breve anche i giovani di 16 anni potranno recarsi alle urne per esprimere il proprio voto: è quanto presentato a Palazzo Donini, sede della Regione Umbria. Una nuova versione del progetto di legge studiato dall’ex vicepresidente della Regione Umbria, Carla Casciari, e che era stato già discusso dai consiglieri Massimo Buconi e Roberto Carpinelli, e che aveva avanzato l’idea di far votare i giovani anche per le elezioni regionali e comunali.
La legge si inserisce in un contesto più ampio, che riguarderà i ragazzi compresi tra i 14 e i 35 anni, e che è volta a operare in diversi ambiti, come la formazione e la partecipazione politica. Voto incluso. Urne aperte dunque ai giovani che abbiano compiuto il 16esimo anno di età. Non sarà un’estensione che riguarderà tutti i tipi di votazione, ma solo i referendum consultivi. Il testo è già stato approvato dalla Giunta Marini ad agosto. Ora è al vaglio della Commissione, e rientra nel capitolo riguardante la promozione della e-democracy, dell’open government e open data. Al suo interno si fa riferimento a “politiche che favoriscono l’accesso all’abitazione da parte dei giovani, promuovendo anche interventi innovativi di autocostruzione e autorecupero degli edifici”, ma anche “utilizzo dei servizi pubblici della mobilità da parte dei giovani, con particolare riguardo alle forme innovative e sostenibili di mobilità alternativa, in grado cioè di diminuire gli impiatti ambientali, sociali ed economici generati dai veicoli privati”. La ratio sta nell’estensione della normativa dal Testo Unico per l’elettorato attivo fino ad un ventaglio di opzioni più ampio.
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