Dopo la falsa partenza di Trapani e il pari strappato al Cagliari con orgoglio, la partita di Modena rappresentava un banco di prova importante per la Ternana. Il campo ha decretato il suo verdetto: i rossoverdi non sono ancora una squadra matura, non tanto per la sconfitta, ma per come è maturata.
Nella prima frazione di gioco, gli uomini di Toscano tengono bene il campo, controllando i padroni di casa e cercando di ripartire in contropiede. Proprio da un’azione su ripartenza Vitale potrebbe far male ai canarini, ma il suo tiro da posizione favorevole termina alto. Risponde il Modena con un tiro in mezza rovesciata di Galloppa che sfila di poco fuori sul primo palo di Sala. I padroni di casa si rendono ancora pericolosi su calcio d’angolo, ma il primo tempo finisce 0-0.
Nella ripresa, al 10′, l’episodio che potrebbe cambiare il match; Doninelli, già ammonito, intercetta la sfera con la mano. Per il signor Abbatista non ci sono dubbi, secondo cartelli e rosso.
Sembrerebbe il momento buono per la Ternana, ma la squadra non ha un equilibrio tattico, gli esterni non incidono e Signorelli, fuori ruolo, non è in grado di macinare gioco. I rossoverdi non tirano quasi mai in porta, e Valjent pareggia il conto delle espulsioni finendo anzitempo negli spogliatoi.
Passano pochi minuti e Oliveria, entrato da 4 minuti, al 41′ piazza la zampata vincente di sinistro, girando al volo un cross di Belingheri, con la complicità della difesa della Ternana che non chiude sugli esterni e non marca l’attaccante.
Poche idee e confuse, anche mister Toscano non è sembrato particolarmente lucido nella gestione dei cambi e nell’assetto tattico della squadra.
La sconfitta di Modena ha fatto infuriare il patron Longarini che, nel dopo partita, si è lasciato andare ad una dichiarazione choc: “Sono davvero deluso per la sconfitta subita dalla squadra a Modena, ma soprattutto per l’atteggiamento tenuto in campo. Mi attendevo un gruppo grintoso ed agguerrito dopo il pareggio ottenuto in extremis contro il Cagliari ed invece ho visto una squadra con un atteggiamento di sufficienza e di presunzione, specialmente dopo essere rimasti in superiorità numerica, come se tutti avessero la consapevolezza che sarebbe stato facile portare a casa i tre punti. I fatti hanno dimostrato il contrario. Abbiamo costruito un gruppo forte e solido in tutti i reparti, secondo le indicazioni tecniche ricevute: così non ci siamo! Ora basta, è giunto il momento di tirare fuori gli attributi. Contro il Livorno la Ternana avrà a disposizione un solo risultato: la vittoria. Se così non dovesse essere, mi regolerò di conseguenza”.
Condivisibile la prima parte dello sfogo dell’amministratore unico, meno l’attacco diretto a Toscano. Sarebbe interessante capire quali siano le conseguenze a cui si riferisce Longarini. Un ritiro? Nel qual caso non sarebbe poi neanche tanto male, visto che la guida tecnica, con la rosa al completo, ha avuto a disposizione solo pochi giorni per costruire la squadra, per via della vicenda Cozzella.
Un esonero? Forse il giovanissimo patron non ha ancora compreso quali siano le dinamiche in una piazza come quella rossoverde. Gettare una bomba una così alla vigilia di due partite difficili, non fa altro che aumentare pressione e nervosismo, sia tra i giocatori che nello staff tecnico. Probabilmente Longarini ha voluto far sentire la sua presenza e ha voluto dare una scossa alla squadra, ma, in questi casi, un po’ di cautela sarebbe più saggia.
MODENA (4-3-3): Provedel; Calapai, Cionek, Marzorati, Rubin; Doninelli, Giorico, Galloppa (36′ st Olivera); Vestenicky (5′ st Stanco), Granoche, Belingheri (41′ st Gozzi). A disp.: Manfredini, Nizzetto, Sowe, Mazzarani, Aldrovandi, Luppi. All.: Crespo.
TERNANA (4-3-1-2): Sala; Zanon, Gonzalez, Masi (22′ st Furlan), Vitale; Valjent, Coppola, Busellato (31′ st Grossi); Falletti (27′ st Signorelli); Avenatti, Ceravolo. A disp.: Gava, Meccariello, Furlan, Dugandzic, Gondo, Dianda, Palumbo. All.: Toscano.
ARBITRO: Abbatista di Molfetta (assistenti Santoro di Catania e Baccini di Conegliano)
RETI: 41′ st Oliveira
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