E’ stato inaugurato ieri pomeriggio a Foligno, dopo un lungo e accurato periodo di restauro, l’oratorio del Santissimo Crocifisso, posto accanto all’Auditorium San Domenico. L’edificio di culto, che resta consacrato, risale al XVII secolo. E’ entrato a far parte del patrimonio del Comune di Foligno nel 2002 con la stipula di una permuta tra il Comune di Foligno e l’omonima Confraternita che lo costruì, in tre successive fasi dalla seconda metà del ‘500 ai primi del ‘700. Dopo il terremoto del 1997 è iniziata una complessa attività di recupero, costata complessivamente un milione e oltre 144mila euro – per lo più con fondi regionali – articolata in cinque fasi. Gli interventi hanno riguardato il consolidamento ed il miglioramento sismico delle strutture e delle superfici decorate danneggiate dall’azione sismica, il consolidamento del controsoffitto ligneo, il restauro dell’intradosso della cupola centrale, del primo e del secondo arcone, la riproposizione estetica dei soffitti e delle decorazioni delle fasce parietali al di sopra del cornicione. Realizzati anche l’impianto di riscaldamento e, per ultimo, il restauro degli apparati decorativi parietali Nel dettaglio quest’ultimo intervento ha riguardato il recupero dell’altare maggiore, degli altari laterali, delle statue lignee, di tutte le decorazioni parietali pittoriche ed a stucco, degli arredi e suppellettili dell’aula principale; il restauro degli affreschi della cappella di Sant’Elena e della volta a padiglione della sacrestia.
Sono stati inoltre restaurate e ricollocate le seguenti opere prima conservate nel deposito del museo della Città a palazzo Trinci: dipinto ad olio su tela, dove sono rappresentati Cristo ed il Beato Antonio da Stroncone; dipinto ad olio su tela, originariamente collocato sopra il secondo altare di destra dedicato a San Pietro d’Alcantara; dipinto ad olio su tela dove è rappresentata Sant’Elena; dipinto ad olio su tela di lino raffigurante la Madonna del Rosario.
Nel corso dell’inaugurazione, il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, ha parlato del recupero di un luogo “bellissimo ma sconosciuto a molte generazioni di folignati”. Mismetti ha fatto riferimento anche al progetto “Foligno, città barocca”. “Questa proposta non è molto condivisa in città – ha detto il sindaco – ma vorrei chiarire che non ci illudiamo di pensare a Foligno come al centro barocco italiano per eccellenza, come Lecce. Riteniamo, però, che la nostra città abbia le potenzialità per immaginare itinerari che possano rifarsi al barocco che, comunque, caratterizza la nostra storia. In questi anni è stato creato un circuito museale invidiabile, con il recupero di tanti luoghi che possono costituire un’opportunità per il futuro della nostra città”. E’ intervenuto, tra gli altri, anche l’assessore regionale Luca Barberini sottolineando che “questo recupero è molto importante per la città e va nella direzione individuata dalla politica regionale di recuperare siti di pregio per valorizzare i centri storici”.