Il direttore generale della USL Umbria 1 Giuseppe Legato interviene sulla polemica aperta in merito al presunto depotenziamento dell’ospedale di Assisi e risponde all’allarme “golpe” lanciato a mezzo stampa in occasione della riorganizzazione delle chirurgie, deliberata lo scorso 6 agosto, nelle tre strutture del presidio ospedaliero unificato Assisi-Pantalla-Castiglione del Lago.
“Facciamo innanzitutto una premessa, – precisa Legato – per non nasconderci sempre dietro a un dito e per fornire informazioni corrette e complete ai cittadini. L’attivazione della Week Surgery, per interventi programmati con degenza inferiore ai 5 giorni dal lunedì al venerdì, non è altro che una formalizzazione di quanto sostanzialmente già accadeva all’ospedale di Assisi. Ma in più, nel riassetto generale delle chirurgie e per la sicurezza degli utenti, abbiamo definito precisi protocolli operativi per il trasferimento all’ospedale di Pantalla (con mezzi diversi dall’ambulanza del 118) dei pazienti che necessitano di ricovero urgente o di interventi in elezione, quindi sempre programmati, che però non possono essere trattati in degenza breve”.
“Le pubbliche amministrazioni non lavorano con i ‘golpe’ ma con precisi atti programmatici. E anche in questo caso le decisioni formalizzate, proposte e condivise con gli stessi dirigenti della struttura, seguono precise scelte regionali basate sulla diversificazione e specializzazione degli ospedali nell’ambito della rete ospedaliera aziendale e regionale. La riorganizzazione delle chirurgie, quindi, non nasconde nessuna volontà di depotenziare la struttura ospedaliera assisana ma mira a razionalizzare e ottimizzare l’uso di spazi e risorse tecnologiche e di personale per la sostenibilità del sistema sanitario e per la piena sicurezza dei pazienti”.
“Che non ci sia la volontà di depotenziare l’ospedale di Assisi – ribadisce il direttore generale della USL Umbria 1 – è dimostrato dagli investimenti (1 milione e 600mila euro) che nell’ultimo anno sono stati realizzati. Sono stati completati i lavori relativi all’annoso problema del nuovo parcheggio, che ora dispone di circa 100 posti auto. Per rafforzare l’integrazione con il territorio sono stati attivati 14 posti letto di RSA (Residenza Sanitaria Assistita) e il Centro Donna per il potenziamento delle attività consultoriali. Abbiamo acquistato un nuovo mammografo digitale di ultima generazione ed è stato ristrutturato tutto il reparto degenze con dotazione in tutte le camere di servizi igienici accessibili ai disabili e messa in sicurezza di tutti gli impianti. Attivati anche il triage al Pronto Soccorso, un’area di degenza di Osservazione Breve (4 posti letto), il collegamento dell’attività del 118 con la Centrale operativa di Perugia e inoltre, ora che sono stati completati i lavori per la Medicina d’urgenza, saranno attivati 6 posti letto, procedendo anche all’acquisizione di nuove tecnologie (ecografo, elettrocardiografi, letti monitorizzati…) sia per la diagnostica sia per l’attività del nuovo Centro per lo scompenso cardiaco che sarà avviata ad ottobre, attraverso una convenzione con l’Azienda ospedaliera di Perugia”.
“Sempre in merito al potenziamento (non depotenziamento) dell’ospedale di Assisi, da qualche mese è stata attivata la chirurgia oculistica, che si affianca alle altre attività di chirurgia gastrointestinale open e laparoscopica, chirurgia della parete addominale, chirurgia proctologica e della patologia venosa degli arti, chirurgia plastica e ricostruttiva anche per lesioni cutanee difficili, chirurgia ginecologica, otorinolaringoiatrica (ORL) e ambulatoriale”.
“Mi preme inoltre precisare che la riorganizzazione, così come delineata, non comporta nessun demansionamento del personale che lavora presso l’ospedale di Assisi. E inoltre, trattandosi di un atto di riorganizzazione interna, non è prevista nessuna forma di consultazione e/o informazione preventiva al sindaco. Questa direzione, infatti, ha scelto il percorso amministrativo dell’atto deliberativo, ma la riorganizzazione poteva benissimo essere attuata con una mera disposizione di servizio”.
“Stiamo dando all’ospedale di Assisi – conclude Legato – una sua specifica missione che, coerentemente al contesto territoriale, è prevalentemente medica e non chirurgica specialistica. In ogni caso la direzione generale è, come sempre, disponibile a fornire dettagliati chiarimenti a chi ne farà richiesta ivi compresi i dati di attività che supportano le decisioni assunte”.