Era uno dei ‘balordi’ di Piazza Vittoria: in più circostanze aveva dato problemi a cittadini che passeggiavano o si fermavano ai giardinetti e nella vicina Piazza Garibaldi. Anche i titolari delle attività commerciali presenti in zona erano esasperati dalle problematiche create dal cittadino marocchino, che però è stato ormai definitivamente espulso ed allontanato verso il suo paese di origine. In diverse circostanze era passato dai dissidi verbali alle vie di fatto sia con altri cittadini stranieri sia con italiani, arrivando persino ad aggredire o minacciare le persone utilizzando armi improprie come bastoni o bottiglie.
Scortato fino in aeroporto – Nella mattinata di lunedì 13 gli agenti del Commissariato P.S. di Spoleto, alle prime luci dell’alba, hanno rintracciato F.M., 38enne, e lo hanno accompagnato presso l’ufficio immigrazione della Questura di Perugia dove gli hanno notificato il provvedimento di espulsione per motivi di ordine e sicurezza pubblica emesso dal prefetto. Lo straniero è stato immediatamente condotto dinanzi al giudice per l’udienza e poi scortato dalla polizia fino all’aeroporto più vicino con voli di linea diretti per il Marocco.
In Italia da 10 anni – Lo straniero era giunto in Italia nel 2005, inosservante alle norme sulla regolare presenza in Italia, e per ottenere il soggiorno aveva infruttuosamente tentato la via delle sanatorie senza però riuscirvi per i precedenti già noti a suo carico. Già espulso nel 2006 non aveva però mai lasciato il territorio nazionale. Aveva invece commesso una serie di reati fra cui furti, minacce, percosse, lesioni, evasione dagli arresti domiciliari, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Per questi fatti aveva già collezionato tre condanne tutte già scontate in carcere e in parte agli arresti domiciliari. Era stato anche ammonito con avviso orale del questore di Perugia nel 2012 e poi nuovamente espulso, ma le condanne da scontare avevano temporaneamente impedito l’esecuzione coattiva del provvedimento e lo straniero era così stato trattenuto presso un centro di identificazione ed espulsione per il periodo di tempo massimo previsto dalla legge.