Sarà un autunno caldo, caldissimo. Un autunno di lotta e mobilitazione. Parola di Enrico Panini, il responsabile nazionale della Organizzazione Cgil, impegnato nella due giorni dei lavori tenuti all’Hotel dei Duchi di Spoleto insieme ai colleghi delle varie categorie e delle strutture regionali. Una sorta di summit per fare il punto della situazione e decidere le azioni da portare avanti nelle prossime settimane. Lo incontriamo durante una pausa dei lavori, accompagnati da Ladislao Cerasini. Una intervista breve ma a tutto campo: dalle politiche economiche alle polemiche sulla scuola.
In Lombardia è cominciato oggi l’anno scolastico. E non senza polemiche visto che Umberto Bossi ha dato dell’incompetente al Ministro Gelmini tuonando che il “maestro unico rovina i bambini”.
Cosa chiede la Cgil al Governo? “di cambiare indirizzo politico perché quello che sta attuando non prevede alcun provvedimento in favore dei redditi. Il governo Berlusconi – dice Panini – sta attuando una manovra economica che non risponde ai diritti dei lavoratori, dei pensionati, delle fasce deboli, dei ragazzi”.
E la concertazione? “La concertazione sta sparendo. Questo è un governo che predica la discussione e pratica l’autoritarismo assoluto”.
Sarà un autunno caldo? “sarà un autunno caldo – conferma il responsabile nazionale dell’organizzazione – in conseguenza dei fatti concreti messi in atto dall’esecutivo: provvedimenti sbagliati su cui non c’è modo di discutere. E’ evidente che la risposta sarà di lotta, di mobilitazione e di manifestazione. Non siamo nè rassegnati nè depressi”.
Andrete a braccetto con Uil e Cisl? “Intendiamo unitariamente mettere in campo una serie diffusa di iniziative per modificare la situazione. E’ evidente che, se nonostante le nostre intenzioni non ci fosse un accordo, senza produrre alcun tipo di rottura, la Cgil manifesterà quelle che sono le proprie posizioni per cambiare una situazione divenuta inaccettabile”.Lei è anche un esperto del comparto scuola. Cosa chiede alla Gelmini? “Chiedo alla Gelmini di essere coerente fra le dichiarazioni che rilascia e gli atti che firma. Si è presentata agli elettori, al parlamento sostenendo che non avrebbe fatto cose che non fossero state discusse e condivise, che avrebbe proseguito l’iniziativa del ministro Fioroni. Poche settimane dopo ci siamo trovati 150mila tagli di posti di lavoro, il taglio più brutale della scuola che significa la scomparsa delle scuole in tanti paesi, ivi compresi i tanti paesini dell’Umbria come del resto d’Italia. Riporta il maestro unico, riduce il tempo pieno, taglia i costi e se la cava con un po’ di fumo come il voto di condotta, il grembiule. Insomma mentre gli altri Paesi investono nella conoscenza il nostro investe in una divisione di reddito fra chi potrà studiare e chi non potrà permetterselo. Questo sistema lo riteniamo sbagliato, una provocazione sui diritti dei bambini”.
C’è un problema sulle elementari. “Sì perchè con il maestro unico si colpisce un modello molto importante e che ha ben funzionato”. Parole che stamani sembrano in linea persino con il Ministro Bossi che ha bollato la collega Gelmini come incompetente tuonando che “il maestro unico rischia di rovinare i bambini”.
“Ma ci sono problemi anche nella scuola secondaria superiore – continua Enrico Panini – se pensa che dal primo di settembre 2009 l’obbligo scolastico potrà essere assolto attraverso anche corsi di formazione professionale non tenuti fra l’altro a seguire neanche i programmi di insegnamento della scuola statale”.
Vuole fare un augurio agli studenti? “Un augurio di cuore – conclude – a chi ha cominciato la scuola negli anni scorsi e a chi per la prima volta entrerà in classe. L’augurio di fare una esperienza importante. A loro e ai docenti confermo il nostro impegno a lavorare per una scuola che sia sempre migliore e adeguata ai loro bisogni ed esigenze”.
(Carlo Ceraso)
