di Giulia Argenti
Il giorno dopo il colpo messo a segno ai danni della filiale Unicredit di Piazza del Popolo a Terni (i cui autori sono al momento ancora a piede libero) insicurezza, inquietudine e sgomento serpeggiano tra buona parte dei titolari degli esercizi commerciali adiacenti alla sede della banca.
Nessuno dei commercianti sentiti da TuttOggi.info si sarebbe accorto di quanto stava avvenendo ieri sera (18 maggio) presso i locali della filiale dell’istituto di credito, “ad un certo punto ho notato le auto della polizia parcheggiate davanti alle vetrine e da lì ho capito che doveva essere successo qualcosa” spiega uno di loro.
Tutti, invece, sono concordi nell’affermare di non sentirsi affatto protetti: “non dico che cose del genere non siano mai successe a Terni, ma ora siamo al punto che episodi come quello di ieri si verificano in pieno centro. C’è da dire che proprio il centro città, specialmente ora che sta arrivando il caldo in alcune ore è quasi deserto, io non vedo mai passare le Forze dell’Ordine, sono arrivata al punto che quando devo aprire il mio esercizio la mattina presto o chiuderlo la sera, ho paura. Altro che sicuri qui siamo abbandonati, io mi sento abbandonata” si lamenta la proprietaria di un negozio. Opinione, la sua, tutt’altro che isolata.
Alcuni esercenti tuttavia, addebitano l’attuale situazione più che alle forze di polizia ad un “afflusso incontrollato di persone che arrivano a Terni”.
Come spiega uno dei negozianti: “Nella nostra Polizia ci sono uomini esperti e preparati ne sono certo, fanno il loro lavoro, arrestano i criminali e poi che succede? Due giorni dopo sono di nuovo fuori. Il problema reale di Terni è che gli arrivi sono del tutto incontrollati, il carcere di massima sicurezza che abbiamo qui vicino attrae in zona gente tutt’altro che raccomandabile. È una situazione che non possiamo più permetterci, come commerciante e come cittadino non mi sento tutelato, sicurezza zero”.
Ne frattempo proseguono coperte dal massimo riserbo le indagini della squadra Volante del dott.Taschetti, impegnata ora a visionare i filmati catturati dalla telecamera di sicurezza della banca.
Se trova ormai conferma che i malviventi si siano intrufolati nei locali della banca attraverso un buco effettuato nella parete dei locali della banca esposta nella galleria dove si trovava una profumeria confinante con un noto bar del centro città, resta ancora da capire di quale via di fuga si siano serviti i malviventi e quale sia l’esatta entità del bottino che hanno portato via con loro. Il fatto che nessuno dei commercianti sentiti abbia notato nulla di sospetto, inoltre, sembra dare ulteriore conferma alla ricostruzione degli inquirenti, secondo cui i tre banditi armati, a volto coperto e verosimilmente di nazionalità italiana avessero già da tempo premeditato il colpo.