Mercoledì scorso le Rsu della Società Delle Fucine di Ast si è incontrata con i vertici dell’azienda per approfondire le tematiche che i sindacati avevano portato all’attenzione del management. Il dato più significato che è emerso è che su sta accelerando l’incorporazione della SdF in Ast, anche se le Rsu fanno sapere che che non sono stati specificati “tempi e modi”.
Si è anche parlato della ristrutturazione interna unilaterale dell’azienda, che non ha trovato il consenso delle Rsu, le quali denunciano ancora l’insufficiente impegno della dirigenza nella riorganizzazione volta “al recupero secco dei costi a discapito delle condizioni dei lavoratori”. Leggiamo la nota delle Rsu:
“In data 13 Maggio le RSU/RLS di SdF si sono incontrate con la Direzione Aziendale per esaminare e discutere le problematiche di tutti i reparti interessati.
Come RSU/RLS di SdF, abbiamo sollevato molteplici problemi di sicurezza, turnistica, riconoscimenti professionali, qualità e manutenzione inerenti alla nuova organizzazione del lavoro che per noi non consentono una corretta tutela dei lavoratori, degli impianti stessi e che rischiano di compromettere il raggiungimento degli obbiettivi prefissati.
Dalla discussione è emerso quanto segue:
• L’Azienda conferma il difficile momento che sta attraversando l’intero sistema della fucinatura e la propria strategia, che è quella di insistere nella produzione di grandi fucinati con maggior valore aggiunto.
• Ribadisce l’avanzamento dell’incorporazione di SdF in AST, senza specificare ancora i tempi e i modi.
• Conferma alcuni investimenti straordinari come nel reparto Fuc (sistema d’aspirazione scriccatura), ed altri di ordinaria gestione e operatività impiantistica come al Colaggio Sottovuoto (2 lingottiere nuove) e reparto Mec.
• L’impegno da parte dell’Azienda di regolarizzare l’organizzazione del lavoro nel reparto CCF e una maggiore chiarezza della gestione del personale nel reparto FUC dopo l’applicazione unilaterale della nuova organizzazione del lavoro.
Nonostante alcuni impegni da parte dell’Azienda in materia di ambiente, sicurezza e organizzazione del lavoro, resta per noi complessivamente insufficiente l’impegno rispetto alle tante altre questioni da noi poste, che nonostante la volontà espressa non chiariscono rapide condizioni di risoluzione.
Confermiamo come RSU/RLS di SdF la nostra perplessità al piano di riorganizzazione Aziendale, che tiene conto a nostro avviso del recupero secco dei costi a discapito delle condizioni di lavoro dei Lavoratori”.