“Gli ulteriori tagli alle Province targati Renzi rischiano di determinare rischi seri per i servizi e per i dipendenti. Un disastro per cittadini e lavoratori. Altro che revisione della spesa. Renzi ha tolto la possibilità ai cittadini di votare i propri rappresentanti con risparmi ridicoli solo per avere nominati disposti ad eseguire gli ordini da Roma per demolire lo stato sociale, favorire le privatizzazioni e allargare la precarietà. In Umbria Renzi e Alfano trovano terreno fertile: il riordino complessivo delle funzioni voluto dalla Giunta Marini si è rivelato un fallimento. E’ tutto da rifare. Noi proponiamo una riorganizzazione complessiva del sistema delle autonomie locali contro le scelte del governo centrale e la definizione corretta delle funzioni e delle risorse delle Province, scongiurando demansionamento ed esuberi per il personale e garantendo servizi di qualità per i cittadini. In gioco ci sono le strade, le scuole, i trasporti, l’assetto del territorio, la tutela dell’ambiente”.