Estorsione in concorso. E’ questo il reato per il quale i Carabinieri della Compagnia di Città della Pieve hanno arrestato in flagranza due giovani italiani disoccupati, entrambi residenti nella Provincia di Frosinone, il 21enne M. A. e il 24enne F. M.
Tutto è cominciato martedì 28 aprile, dopo che una giovanissima barista di Città della Pieve ha denunciato una serie di atti persecutori compiuti nei suoi confronti proprio dai due giovani, uno dei quali (F.M) ex della ragazza. Dal racconto della giovane, gli investigatori hanno subito intuito di trovarsi davanti ad un palese caso di stalking, per cui hanno immediatamente iniziato a fare i primi accertamenti, per consentire alla Procura di Terni di avere tutti gli elementi per vagliare la possibilità di applicare ai due una qualche misura cautelare.
Ieri mattina (mercoledì 29 aprile), invece, la situazione è precipitata e la giovane barista si è presentata in caserma per denunciare anche una serie di telefonate intimidatorie ricevute dai due, che l’avevano minacciata di distruggere il bar dove lei lavora se non avesse consegnato una certa somma di denaro. Su consiglio degli inquirenti, la giovane ha accettato di pagare, dando appuntamento ai giovani, per le 13, all’interno del bar.
Puntuali, i due disoccupati, dopo un viaggio in treno sino a Chiusi, si sono presentati davanti al locale in Piazza Plebiscito a bordo di un taxi, anch’esso pagato dalla ragazza. A quel punto, però, è scattata la trappola: i militari dell’Arma, in abiti civili all’interno e fuori dal locale, hanno aspettato lo scambio del denaro e poi bloccato i due sulla soglia del bar.
I due improvvisati estorsori sono stati arrestati e portati in caserma, da dove, una volta ultimati ulteriori accertamenti, sono stati tradotti al carcere di Terni, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che nei prossimi giorni li sottoporrà all’interrogatorio di garanzia.
Ad aggravare sicuramente la posizione di F. M., l’unico dei due con precedenti per furto, l’ulteriore minaccia rivolta alla ragazza, nel momento in cui intascava i soldi, di tornare dopo pochi giorni per farsi consegnare altro denaro.