E’ stata inaugurata questa mattina la sezione archeologica del Museo di Santa Croce, realizzata nell’ambito del progetto “Archeo Hiking”, promosso dai Comuni di Umbertide e Montone e cofinanziato dal Gal Alta Umbria, che ha permesso di rendere finalmente fruibili alla popolazione numerosi reperti rinvenuti negli anni in vari siti del territorio ma mai esposti e di realizzare percorsi di hiking e collegamento tra il museo e i siti archeologici.
Erano presenti l’assessore regionale alla Cultura Fabrizio Bracco, il presidente del Gal Alta Umbria Mariano Tirimagni, il funzionario archeologo della Soprintendenza per i Beni archeologici dell’Umbria Luana Cenciaioli, il sindaco di Umbertide Marco Locchi, l’assessore comunale alla Cultura Raffaela Violini e il consigliere comunale di Montone Chiara Montagnini.
“Questo progetto ci ha permesso di riscoprire una parte importante del patrimonio archeologico di Umbertide e di rendere fruibile alla popolazione una vasta collezione di reperti rinvenuti negli anni sul territorio”, ha affermato l’assessore Violini.
“E’ l’occasione per valorizzare il nostro territorio facendo della cultura un volano dello sviluppo turistico ed economico, – ha aggiunto il consigliere comunale Montagnini – all’inaugurazione di Umbertide seguirà nel mese di maggio quella della collezione allestita presso il Museo di San Francesco di Montone”.
“Nell’antichità Umbertide rivestiva un ruolo fondamentale in quanto territorio di confine tra il Perugino e l’Alta Valle del Tevere, abitato a destra del fiume Tevere dagli Etruschi e a sinistra dagli Umbri – ha spiegato la dott.ssa Cenciaioli – C’erano inoltre numerosi insediamenti fortificati, che assumevano anche carattere di santuario come è il caso di Monte Acuto, circondati da punti di avvistamento satellite. E’ in queste aree che sono stati rinvenuti reperti del Neolitico risalenti al VI sec. a. C., ed in particolare i 1.800 bronzetti votivi che venivano offerti alle divinità per chiedere la protezione di bestiame e raccolti, resti di ville romane e urne cinerarie etrusche”.
“Archeo Hiking un progetto che lega diversi elementi con un potenziale turistico notevole, – ha aggiunto il sindaco Locchi – l’aspetto archeologico con i reperti allestiti nella nuova sezione del Museo Santa Croce, e l’aspetto naturalistico con la realizzazione di percorsi di hiking che consentono di visitare i siti in cui sono avvenuti i ritrovamenti”.
La nuova sezione archeologica del Museo di Santa Croce, ben illustrata da specifici pannelli esplicativi, ospita numerosi reperti provenienti dai siti di Monte Acuto, Valcaprara, Pierantonio e Monte Murlo. In particolare è possibile ammirare una collezione di bronzetti votivi, statuette di forma antropomorfa ed animale risalenti al VI-IV sec. a. C.; resti di urne cinerarie con iscrizioni etrusche e rilievi scolpiti; una ricca collezione di monete romane di oltre cento esemplari; materiali ceramici risalenti dall’età del bronzo e all’età ellenistica; frammenti di intonaci e pavimenti di una villa rustica di età romana; resti del corredo funebre costituito da vasellame comune databili tra la metà del III sec. a. C. e la fine del I sec. a C..
Nell’ambito del progetto “Archeo Hiking” sono stati inoltre realizzati su tracciati preesistenti 25 km di percorsi di hiking, con centro visite presso Mola Casanova, che si snodano tra i Comuni di Umbertide e Montone e che consentono di visitare i siti archeologici di Monte Murlo, la tomba etrusca di Sagraia, il castelliere di Cima Cerchiaia, il luogo su cui sorgeva il santuario di Monte Acuto, la pieve di San Gregorio e l’area di Madonna dei Confini.