Una mostra di livello internazionale, che trova proprio in Foligno la sua collocazione ideale, per rendere omaggio, nel migliore dei modi, ad un’artista che ha dato tanto alla città in termini di attenzioni ma anche, materialmente, donando opere uniche e di assoluto valore. Basti ricordare il momento alla pace e la memoria di piazza Don Minzoni e la statua collocata nella centralissima piazzetta Piermarini.
E’ stata presentata, questa mattina, nella nuova location dei ‘Casalini Medievali’ sede del Centro per la Cultura e Sviluppo Economico di Foligno, la mostra dal titolo ‘Il sentimento del tempo’ in allestimento al Centro italiano di arte contemporanea di via del Campanile.
Ad illustrare i dettagli, Giancarlo Partenzi presidente del centro, Italo Tomassoni direttore artistico del Ciac e lo stesso scultore, che attualmente vive a Parigi. L’esposizione sarà inaugurata ufficialmente sabato 28 marzo e resterà aperta al pubblico sino al 26 di luglio.
Si potranno così ammirare da vicino sei steli in bronzo e ben quindici giganteschi obelischi bronzei. Le opere collocate al Ciac saranno circa ottanta, un evento destinato ad attrarre appassionati e visitatori anche dall’estero.
“Giunto a Foligno mi sono voluto fermare anche a Firenze, per poter ammirare con attenzione la mostra dedicata alla Grecia – ha fatto sapere Ivan Theimer – e proprio in quell’occasione ho riflettuto sul fatto che la gente considera inattuali le mie opere. Ma questo non è vero – ha spiegato – basti pensare che quando vediamo le briciole delle opere dell’antica Grecia, allora capiamo che hanno inventato qualcosa di veramente straordinario”.
“Anche con questo evento siamo perfettamente sulla scia dei delle grandi esposizioni che il Ciac ha organizzato sin dall’anno 2009 – ha aggiungo l’architetto Giancarlo Partenzi – e sono certo che questa, in particolare avrà un gran successo anche sul territorio, in qualche modo infatti i folignati sono già custodi delle opere del maestro Theimer”.
“E’ per me un’emozione personale – ha sottolineato il professor Italo Tomassoni nella sua veste di direttore artistico – è praticamente la prima volta che ordino una mostra di scultura al centro. La struttura museale riesce perfettamente ad esaltare anche questo genere di opere artistiche”. Opere definite uniche dallo stesso Tomassoni, che ha evidenziato come le tematiche trattate da Theimer siano da considerare inattuali, in quanto non si confronta con la storia ed il mito e non con la contemporaneità.