Le Rsu di fabbrica e la dirigenza Ast di Terni sono di nuovo in una fase di crisi. Reciproche accuse e un clima di veleni stanno mettendo a dura prova la tenuta dell’accordo firmato il 3 dicembre 2014. se tregua doveva essere, sicuramente l’obiettivo non è stato raggiunto. Di seguito la nota di Ast, in risposta alle gravi considerazioni dei sindacati degli scorsi giorni: “Acciai Speciali Terni precisa che, come previsto dal Dlgs n. 81/2008, giovedì 26 febbraio si è svolta una riunione per la formalizzazione dei seguenti Documenti di Valutazione dei Rischi (DVR): DVR Generale ACC, Generale AUT, Generale LAB, DVR di stabilimento sul rischio biologico, DVR rumore ACC, rumore LAB, rumore GDQ, vibrazioni/MMCPXI, vibrazioni/MMC ACC, rumore QUA, rumore ASE/AUT.
AST, in relazione ai contenuti del comunicato delle RSU che commenta gli esiti di tale riunione, respinge con forza tutte le criticità rilevate relativamente alla sicurezza e ribadisce che la sicurezza del lavoro rappresenta una priorità assoluta per la società, pienamente soddisfatta dalla nuova organizzazione aziendale.
AST ribadisce che questa nuova organizzazione aziendale è compatibile con il mantenimento e il miglioramento degli standard definiti dalle certificazioni internazionali, che sono indispensabili per migliorare l’immagine e la competitività aziendale.
AST ricorda che tali certificazioni sono peraltro parte integrante degli obiettivi stabiliti nel contratto integrativo aziendale, sottoscritto al Ministero dello Sviluppo Economico il 3 dicembre 2014 e successivamente approvato dal referendum dei lavoratori e conferma di stare operando per dare piena attuazione alle intese sottoscritte il 3 dicembre 2014. A questo proposito, invita tutte le parti a collaborare al rispetto degli accordi convenuti.
AST prende atto con sdegno delle accuse avanzate dalle RSU relativamente a un presunto “ricatto“ circa le possibili conseguenze legate alla mancata firma dei DVR da parte sindacale, giudica gravi e infondate queste affermazioni respingendole totalmente e si riserva di tutelarsi in tutte le opportune sedi competenti.
AST ricorda che la riunione convocata il 27 febbraio sul piano di produzione, a causa dell’indisponibilità di alcuni dei partecipanti, è stata aggiornata ai primi giorni di marzo”.