Sit-in di protesta quello di stamattina davanti all’ingresso della sede centrale di Umbra Acque spa a Perugia. Protagonista della manifestazione pacifica, organizzata dal comitato Altotevere libero, è stato il consigliere regionale Gianluca Cirignoni (Gruppo misto). Quest’ultimo, a suo modo, ha voluto chiedere “nuovamente” al gestore del sistema idrico integrato di 38 Comuni della Provincia perugina, “di riattivare i contratti per i servizi di depurazione e fognatura, unilateralmente ‘congelati’ a migliaia di onesti cittadini residenti in Altotevere, proprietari di pozzi privati regolarmente denunciati”.
“Dal 2011 infatti – ricorda Cirignoni -, coloro che si sono costruiti il pozzo a proprie spese ed hanno sempre pagato le bollette al gestore, sono nel mirino e subiscono richieste inique, la prima delle quali fu il pagamento di una ‘bolletta pazza’ da 176 euro, ritirata con tante scuse solo dopo il nostro intervento e la consegna di oltre 200 reclami raccolti. Adesso, il gestore, dopo aver ‘congelato’ unilateralmente i contratti agli utenti – spiega Cirignoni -, richiede la firma di un nuovo e molto più oneroso contratto oltre all’installazione di un costoso ed inutile contatore sul pozzo”.
Cirignoni non manca quindi di condannare “il perdurante silenzio di politica e istituzioni sullo strano comportamento di Umbra Acque spa che ha richiesto pagamenti non dovuti e non ha emesso né incassato bollette dovute, avendo congelato i contratti ai proprietari di pozzi privati. Ricordo all’assessore Rometti e alla Giunta Marini – conclude Cirignoni – che sono
ancora in attesa di avere risposta alla mia interrogazione in merito, presentata da oltre due anni”.