Dopo l’apertura del primo stralcio la mobilità alternativa di Spoleto si arricchisce di un altro tassello con l’inaugurazione delle opere di permeabilità urbana che dalle scale mobili della ponzianina conducono direttamente sotto il duomo. Aperto l’8 maggio scorso, il cantiere è stato consegnato nei tempi previsti e da oggi l’uscita intermedia è fruibile al pubblico. Manca solo il collaudo dell’ascensore, che comunque i tecnici comunali contano di effettuare nel giro di pochi giorni.
Parcheggio vuoto – Con quest’opera, costata 375mila euro e finanziata per il 60% dal Ministero dei Trasporti e per il restante 40% dalla Regione Umbria, l’amministrazione comunale spera di incrementare il flusso di automobili nel parcheggio di via del Tiro a Segno, di norma tristemente vuoto. “E’ il nostro grande cruccio – ha ammesso l’assessore ai lavori pubblici Angelo Loretoni durante la presentazione del progetto – speriamo che la possibilità di uscire non più solo al giro della rocca ma anche sotto il duomo sia da incentivo per i turisti e per i nostri concittadini. Voglio ringraziare la ditta COSEF di Alfredo Cardinali che ha eseguito i lavori – ha poi sottolineato Loretoni – così come l’ingegner Monica proietti che li ha seguiti per conto del comune”.
Scorci suggestivi – Particolarmente suggestivo il ‘panorama’ che si incontra lungo il percorso di permeabilità urbana. Una prima uscita arriva in piazza della Signoria e passa di fronte all’ex Seminario. L’altra invece sbuca in via Vaita De Domo, una delle zone più suggestive e forse anche meno conosciute del centro storico di Spoleto che collegandosi a via delle Mura Ciclopiche arriva proprio sotto alle scalette che conducono alla cattedrale.
L’ex Seminario – “Egoisticamente mi fa molto piacere che l’opera sia stata finalmente completata – ha sottolineato l’arcivescovo Renato Boccardo, che ci ha tenuto in modo particolare ad essere presente all’inaugurazione – è un servizio importante sia per i cittadini di Spoleto che per i turisti. Per tanto tempo abbiamo cercato inutilmente di capire quando queste uscite sarebbero state aperte, oggi possiamo finalmente dire che l’attesa è finita”. Inevitabile, con monsignor Boccardo, una battuta sul complesso dell’ex Seminario, che al di là dei lavori di messa in sicurezza effettuati grazie ai fondi del terremoto, dentro è ancora tutto da rifare. I costi potenziali dell’opera dipenderanno inevitabilmente dalla destinazione d’uso dei circa 5.000 metri quadrati. Nel corso degli anni ci sarebbero state alcune manifestazioni di interesse da parte di soggetti privati, ma nessuna di queste si è poi concretizzata.
Incognita Teatro Nuovo – Tornando alla mobilità alternativa, per completarla al cento per cento manca solo l’uscita del Teatro Nuovo. “Lo scavo è pronto – ha dichiarato l’assessore Loretoni – si tratta solo di montare l’ascensore e poi saremo pronti per inaugurare”. Un’impresa più facile a dirsi che a farsi, visto il milione di euro di arretrati con la ditta esecutrice dei lavori. L’auspicio dell’amministrazione è quello di riuscire a condurre in porto l’operazione entro l’inizio del Festival dei 2 Mondi. Con l’uscita dentro il teatro e la permeabilità urbana che arriva sotto il duomo, tutti i principali punti di interesse della kermesse sarebbero raggiungibili comodamente a piedi e in pochi istanti.
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