Il giorno dopo l’annuncio delle dimissioni, l’ormai ex Podestà delle Gaite di Bevagna, Giuseppe Priano, spiega i motivi della sua scelta. In una sorta di lettera aperta, coglie l’occasione per togliere sassolini dalle scarpe e menare qualche fendente. “In mezzo a tanti maestrini: saccenti, candidati a qualcosa, decani o in conflitto d’interessi – scrive Priano – è risultato da subito, che le Gaite, piuttosto di un Podestà responsabile e operativo, volevano un direttore generale esecutivo, ovviamente volontario”. Una stilettata a consoli e dirigenti che hanno condiviso il mandato prematuramente interrotto. “Dopo tre anni come segretario operativo col Podestà Giovanni Picuti, e dopo oltre 25 mesi come Podestà, sono riuscito, grazie alla collaborazione dello staff, a realizzare la manifestazione con un bilancio in attivo sotto ogni profilo”. I effettivamente sono in ordine: 13.394,77 euro di utile nel 2014 ridistribuiti alle gaite. “Oltre alla normale attività sono stato costretto ad occuparmi delle botteghe artigiane – fa notare Priano – dalla promozione alle prenotazioni, accoglienza e rapporti con il Sistema Museo a fronte di un avanzo 2013 di 178,54 euro”. E sul fattore economico non mancano ulteriori polemiche. “La mia funzione dei presidente ha sempre incontrato ostacoli di ogni tipo: carenza di finanziamenti, ritardo nella riscossione degli stessi – scrive l’ex Podestà – pretese, da parte delle Gaite, perché avessi come funzione prioritaria la raccolta fondi”. Tornando agli utili, Priano fa notare che gli importi in attivo escludono l’utile per la visita delle botteghe artigiane durante la rievocazione. “Da settembre 2014 si è concretizzata la volontà, da parte degli artigiani e col sostegno delle Gaite, di creare un’associazione parallela – fa sapere nella lettera aperta – per svolgere i compiti, che in modo vincente stava proseguendo l’ente, nell’ambito di un’economia sinergica, ed essenziale per mandare avanti il Mercato delle Gaite”. Frecciatina chiarissima anche nell’ultima riga, quando Priano scrive “occorre non perdere di vista l’obiettivo, che è e rimane il successo di tutta Bevagna e non soltanto quello di una singola Gaita”. Dal canto suo intanto, il sindaco Analita Polticchia preferisce, almeno per ora, non rilasciare dichiarazioni e seguire la questione con la massima attenzione.