“Questa struttura è più facilmente raggiungibile e dispone di un ampio parcheggio, si trova a piano terra, permette di svolgere al meglio il nostro lavoro e, soprattutto, ci consente di risparmiare circa 6.500 euro l’anno sui costi d’affitto”. Luciano Calabresi, presidente dell’Ambito territoriale di caccia Perugia 2 (Atc Pg 2), elenca così i vantaggi della nuova sede dell’ente da lui diretto, inaugurata a Foligno, venerdì 19 dicembre, alla presenza di Fernanda Cecchini, assessore a caccia e pesca della Regione Umbria. “
“Questo cambiamento – ha spiegato Calabresi – rientra nel programma varato dalla nuova gestione dell’Atc Pg 2 poco più di un anno fa. L’obiettivo principale è il contenimento dei nostri costi di funzione. La nuova struttura, in via dei Mille 37, è stata messa a disposizione dal Comune di Foligno”. Questo il commento dell’assessore comunale al patrimonio Elia Sigismondi, intervenuto anch’egli al taglio del nastro. “E’ un esempio virtuoso di collaborazione tra enti pubblici. Abbiamo recepito l’esigenza dell’Atc Pg 2 di nuovi locali a un canone più vantaggioso e ci siamo fatti carico di reperirli. Riconosciamo a questo ente un ruolo fondamentale sia per quanto riguarda i rapporti con il mondo venatorio, nel nostro territorio estremamente importante, anche per i numeri che esprime, che con quello rurale. Solo la collaborazione tra queste due realtà permette infatti di tutelare il nostro ambiente naturale. Per questo abbiamo voluto mantenere la sede in una posizione centrale rispetto al territorio in cui opera”.
L’area di competenza dell’Atc Pg 2, nell’area sud-orientale della provincia perugina, va infatti da Norcia ad Assisi e comprende 33 comuni tra cui Todi, Spoleto e Nocera Umbra per un totale di 297mila ettari di superficie agro-silvo-pastorale. Il territorio include inoltre 14 zone di ripopolamento e cattura per circa 10mila ettari, 8 oasi di protezione e 3 parchi regionali, riserve di caccia e allevamenti per 18mila ettari. Iscritti all’ente sono oltre 12mila cacciatori, di cui circa 9mila residenti nell’area di competenza dell’Atc Pg 2. “
“Ovviamente – ha affermato Calabresi – continueremo a offrire ai nostri iscritti i soliti servizi. Nel nostro programma abbiamo però tante iniziative e obiettivi. In primo luogo l’instaurarsi di una nuova cultura venatoria da realizzarsi attraverso la formazione e l’informazione. Abbiamo previsto convegni e già attuato corsi per cacciatori. Vogliamo che la figura del cacciatore non sia più vista dall’opinione pubblica in maniera negativa ma come essenziale per la tutela dell’ambiente. Vogliamo – ha aggiunto il presidente dell’Atc Pg 2 – rilanciare in toto l’attività venatoria. E farlo insieme agli agricoltori. Lavoreremo per prevenire i danni alle colture provocati da specie critiche come quella dei cinghiali ma anche per un diverso rapporto con i fornitori di selvaggina. Stiamo cercando di diffondere una selvaggina nobile stanziale di qualità, anche se inferiore per quantità, in grado di sopravvivere, adattarsi e riprodursi. Questa misura dovrebbe venire incontro alle esigenze dei nostri cacciatori”.