Di solito l’età di una signora non andrebbe sbandierata così ai quattro venti ma quando quella signora è Monica Bellucci si può fare un’eccezione.
La diva tifernate è nata a Città di Castello il 30 settembre 1964, esattamente 50 anni fa. Ad oggi è impegnata sull’ennesimo set, in Serbia, per il nuovo film di Emir Kusturica, “Sulla via lattea”. Ed è proprio qui, in un paesino sperduto dell’ex Jugoslavia, che Monica passerà il giorno del suo compleanno. Non è escluso, in settimana, un suo ritorno in Valtiberina.
50 anni in poche righe – Monica Bellucci inizia giovanissima il suo percorso artistico, diventando la musa, ad appena 14 anni, del parrucchiere tifernate Piero Montanucci, di fatto il primo scopritore della diva.
L’esordio cinematografico arriva invece grazie a Dino Risi, nel 1991, in “Vita coi figli”, dove recita insieme a Giancarlo Giannini. Solo un anno dopo reciterà nel suo primo ruolo da protagonista nel film “La Riffa” di Francesco Laudadio. Nel 1996 galeotto fu il set de “L’apprtamento”, dove conobbe l’uomo che divenne suo marito: Vincent Cassel. Da questa unione, che comportò il trasferimento dell’attrice in Francia, sarebbe nato in seguito le sue due figlie: Deva e Leonie.
Nel 2000 la Bellucci tocca l’apice mondiale della sua popolarità grazie al sensualissimo e struggente film “Malena” di Giuseppe Tornatore. Da qui in poi la carriera della tifernate conta tante importanti pellicole, tra cui “Asterix e Obelix – Missione Cleopatra”, “Ricordati di me”, “Matrix (Reloaded e Revolution), “La passione di Cristo”, “Manuale d’amore” (2 e 3) e “Baarìa”. Nell’agosto 2013 arriva la clamorosa separazione con il marito dopo 14 anni.
M…unica – Mai volgare ma sempre composta, classe e stile da vendere, accattivante ma fine nei modi, mai sopra le righe e soprattutto sensualissima, nella vita come nei film. La bellezza e lo charme di Monica, nonostante gli anni siano passati anche per lei, sembrano rimasti sempre gli stessi. La 50enne attrice ha più volte ribadito di non aver paura dello scorrere del tempo e, anzi, ha dichiarato: “Sono viva, in salute, ho due figlie che adoro, direi che è un bilancio più che positivo”.
Le radici – Nonostante lo sconfinato sex appeal e le curve generose che negli anni l’hanno collocata nell’olimpo delle donne più belle del mondo, Monica si dice fiera soprattutto delle sue origini. La diva, in varie interviste, non ha mai nascosto l’importanza del suo luogo natio e il fascino del dialetto tifernate, che spesso cita mettendo da parte una dizione perfetta ormai acquisita negli anni. A dimostrazione di ciò la sua parte nel film di Paolo Virzì “N (io e Naploeone)”, dove interpreta una cortigiana che parla esclusivamente il vernacolo di Città di Castello.
La Valtiberina, in effetti, deve gran parte della sua fama anche a questa donna. Città di Castello, per lo meno, è “riassunta” nel mondo, ma anche in Italia, come patria di Alberto Burri e Monica Bellucci.