Francesco Bartoli, membro del consiglio regionale di Confimpresa ed ex candidato candidato sindaco alle ultime amministrative di Terni, ha denunciato nei giorni scorsi una situazione che ha fatto molto discutere in città: secondo quanto riferito da Bartoli infatti, il segretario provinciale del Pd, Andrea Delli Guanti, avrebbe posteggiato la sua auto su un parcheggio riservato ai disabili senza averne diritto.
È lui stesso a pubblicare una foto in cui si vede il tagliando del regolare permesso rilasciato a Delli Guanti, permesso che il segretario Pd avrebbe sfruttato, sempre secondo Bartoli, per andare a fare colazione da Pazzaglia, noto bar del centro di Terni.
Leggiamo cosa racconta Bartoli, in una lettera inviata al presidente del consiglio, Matteo Renzi: “Oggetto : Comunicazioni urgenti sul segretario del Partito Democratico del Comune di Terni , Andrea Delli Guanti.
Il giorno 15.09.2014 verso le 8.45 mi sono recato a Palazzo Spada la sede del Municipio di Terni e mentre ero in attesa sotto i portici del palazzo che sta di fronte , vedo sopraggiungere una vettura Mercedes che parcheggia in uno dei posti riservati ai disabili .
Il conducente una volta parcheggiato l’auto, prende il permesso per disabili che teneva nascosto nel parasole e scende agilmente dall’auto, avviandosi con passo atletico verso la vicina piazza Europa.
Il finto disabile era il mitico Ing. Andrea Delli Guanti il segretario comunale del vostro Partito.
Sono rimasto davanti alla sua auto pronto con il mio cellulare ad immortalare la scena di quando sarebbe risalito nell’auto.
Invece dopo dieci minuti il prode “Disabile “ Delli Guanti, sempre con passo atletico di ritorno dalla famosa pasticceria Pazzaglia entra direttamente a Palazzo Spada, seguito dopo pochi minuti dal Senatore Rossi dello stesso Partito Democratico, evidentemente era in programma un vertice del vostro Partito.
A questo punto scatto le foto che allego, e mi dirigo anche io nel palazzo Comunale, per parlare con i consiglieri con cui avevo un appuntamento .
Scendo dopo mezzora la sua auto era ancora parcheggiata li, me ne vado disgustato non potendo trattenermi oltre per altri impegni personali.
Ho inviato le foto eloquenti ai giornali di Terni e le ho pubblicate sulla mia pagina di Facebook con la descrizione dell’accaduto questi sono i link :
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.553190048116135.1073741831.484765691625238&type=1
[…]
Una volta resosi conto che la sua sciagurata azione era di dominio pubblico il vostro segretario avrebbe fatto bene ad ammettere lo sbaglio scusandosi con la cittadinanza e in particolare con tutti i disabili, e probabilmente la cosa sarebbe finita lì, almeno da parte mia.
[…]
Quindi il vostro segretario Comunale si sarebbe reso colpevole oltre che di un uso improprio di un permesso per disabili, anche di una pubblica dichiarazione falsa?
Io sfido il Vostro Andrea Delli Guanti a denunciarmi per diffamazione visto che sostiene che dico cose non vere sul suo conto, e che invece confermo nella sua interezza, ma vi avverto che saranno presentate in questi giorni delle interrogazioni al Sindaco per approfondire l’iter amministrativo relativo alla concessione del permesso in questione e all’uso che ne fa il vostro segretario Delli Guanti.
A questo punto vi chiediamo :
Sono queste le persone con cui volete cambiare Verso all’Italia?
Sono queste le persone con cui volete chiedere agli italiani il rispetto delle regole e tanti sacrifici?
Sono queste le persone con cui vorreste tutelare i più deboli come chi è affetto da disabilità?
Sono certo che all’interno del vostro partito ci sono delle persone che possono impegnarsi per il bene del nostro paese, ma qui a Terni siete rappresentati proprio male.
Ecco con la presente chiedo che Matteo Renzi in qualità di Segretario e la direzione nazionale del Partito Democratico prendano le distanze da un simile comportamento , a nome di tutti i propri iscritti rispettosi delle regole.
Il Partito Democratico , chieda scusa alla Città e ai disabili
Tanto le dovevo
Dott. Francesco Bartoli”.
To ha contattato telefonicamente il segretario Delli Guanti per capire come siano andate le cose: “Se Bartoli ha riscontrato queste anomalie – dice il segretario – andasse dai Vigili o da chi di dovere, per denunciare quanto sostenuto. Risponderò poi a chi di dovere della mia condotta. Quel permesso non è intestato a me e il signor Bartoli si permette di scendere sul personale dicendo che cammino senza problemi. Non accetto processi su Facebook, tutta Terni sa chi è Bartoli e come privato cittadino ha tutto il dovere di andare fino in fondo sulla questione. Io sono pronto a dimostrare la correttezza della mia condotta”.
Anche il sindaco di Terni, Leopldo Di Girolamo, fa scudo sul segretario: “Comoscendo Delli Guanti non ho il minimo dubbio nel credere che le cose siano andate come lui sostiene. Se dice che il permesso per disabili è intestato ad un’altra persona che stava accompagnando, per me è così”.
Nella giornata di oggi è arrivata anche una nota di Entico Melasecche, con la quale, il capogurppo Udc, chiede le dmissioni di Delli Guanti: “La vicenda, invero molto triste, di cui discute la città in merito al comportamento tenuto dal giovin signore Delli Guanti, Segretario del PD, se non fosse cosa seria per ciò che è accaduto ma soprattutto per le risposte date e quelle non date, assumerebbe i toni della commedia dell’arte, aggiornata al livello culturale e di sensibilità politica di alcuni rappresentanti apicali della classe dirigente locale.
Non discuto del fatto che uno strettissimo congiunto di Delli Guanti possa avere una disabilità di tale livello da impedirne la deambulazione (me ne dispiacerebbe ma comunque non sembra riguardi la sua atletica persona), non metto in dubbio il fatto che lui, affettuosamente, possa accompagnare il parente da un medico o in altra incombenza della vita utilizzando i parcheggi strettamente riservati a chi ne ha effettivamente bisogno, ma l’aspetto che Delli Guanti non sembra minimamente percepire, ed il problema è evidentemente culturale, è la neanche molto sottile prepotenza con cui ritiene di poter fare ciò che gli aggrada, di non dover rispondere ad un giornalista che gli pone la stessa domanda che gli avrebbe posto un qualsiasi altro cittadino, addirittura sfidando con il suo modo di fare la pubblica sensibilità, da odierno Marchese del Grillo: “io so io tu non sei un c….o!”, stando fermo sui suoi passi, senza dare un minimo di spiegazione, più che doverosa per un uomo pubblico, senza neanche adombrare un dubbio o una spiegazione, ritenendo che a lui sia consentito tutto, anzi, sfidando chi riporta fatti che appaiono non commendevoli, con minacce, larvate ma non tanto (non è nuovo a questi atteggiamenti!), nel caso in cui il cittadino osi denunciare ciò cui ha assistito. Lui parcheggia dove vuole e per tutto il tempo che vuole, se ne va da Pazzaglia, torna a Palazzo Spada dove sale per partecipare a riunioni politiche, senza minimamente far posto in quel parcheggio a decine di disabili che nel frattempo sono passati ma sono stati costretti ad andarsene lontano. Comportamenti questi che nulla, proprio nulla, hanno a che vedere con lo spirito, prima ancora che con le regole, grazie a cui la legge favorisce chi ha bisogno di protezione per svolgere le funzioni elementari della vita.
Terni ha mille problemi da affrontare, drammatici in questo momento, ha bisogno di una classe politica credibile che dimostri coraggio ma anche altruismo, coerenza e rigore personale. La nostra è una comunità generosa la cui sensibilità è ben superiore a quella coriacea di giovanotti che non
sembrano tagliati nel rappresentare lavoratori e lavoratrici in difficoltà, disoccupati, migliaia e migliaia di giovani senza lavoro.
Una apposita interrogazione presento questa mattina unitamente ad un atto di indirizzo affinchè chi di dovere spieghi da quale parte stanno le Istituzioni ma anche quali accertamenti sono stati fatti e quali provvedimenti, se del caso, si intendono prendere per il fatto riportato e per tutti quelli analoghi. Se la sensibilità civica non alberga in tutti i concittadini non è possibile che l’Amministrazione comunale consenta comportamenti ed atteggiamenti che danneggiano chi ha veramente bisogno di quegli spazi in modo che l’utilizzo sia rigorosamente consentito solo e soltanto a chi ne ha veramente bisogno. Non possiamo accettare alcuna tolleranza nei confronti di chi dovrebbe con il proprio comportamento essere di esempio per tutti”.