Vinta la battaglia, ma non la guerra. Questo in sintesi il messaggi dei sindacati che è arrivato dopo il vertice di Roma al Mise tra Governo, istituzioni, sindacati e manager della Thyssen. Anche perché, dopo la nomina lampo dell’ad Lucia Morselli a Trenord, qualcuno aveva pensato che fosse il preludio alla rinuncia dell’incarico in Ast, ma così non è stato, visto che la Morselli, almeno per il momento, mantiente il doppio incarico, e sarà lei a trattare domani nel secondo inconttro a Roma previsto per domani.
In una nota, a firma congiunta delle sigle sindacali si legge: “Grazie alla lotta dei lavoratori e alle iniziative messe in campo insieme alla comunità ternana, è stato ottenuto al Ministero dello sviluppo economico:
• il ritiro da parte dell’azienda della procedura di mobilità propedeutica al licenziamento per 550 lavoratori;
• il ripristino del contratto aziendale disdettato in maniera unilaterale dall’Azienda;
• di partire lunedì 8 settembre con un confronto sul Piano industriale che entro il termine di 30 giorni porti ad una soluzione condivisa e positiva della vicenda ThyssenKrupp Acciai Speciali Terni.
Per le Organizzazioni sindacali la proposta del Governo rappresenta paradossalmente solo l’avvio di un confronto. Se per ottenere ciò sono state necessarie 100 ore di sciopero, un mese di iniziative, 15 ore di trattativa al Mise, siamo consapevoli del fatto che il percorso che sta per cominciare sarà tutto in salita”.
Vengono poi indicati gli obiettivi delle prossime trattative: “L’auspicio è che si svolga in un clima più sereno e meno conflittuale, gettando le basi per una nuova fase del confronto improntato sui contenuti veri del piano industriale per trovare quelle soluzioni che tengano insieme le ragioni dell’Azienda volte ad un contenimento dei costi e le ragioni del Sindacato che mirano :
• al mantenimento delle quote commerciali;
• allo Sviluppo attraverso gli investimenti;
• al Consolidamento delle produzioni e dei livelli occupazionali;
• alla salvaguardia di un polo industriale di eccellenza e strategico del sistema produttivo Italiano.
Rispetto a tutto ciò, le Organizzazioni sindacali stanno completando il ciclo di assemblee”.
Nel frattempo, come riportato ieri dal portale “affaritaliani”, la Thyssen sta lavorando per acquisire l’Ilva di Taranto, ma con qualche difficoltà. Il governo italiano infatti non gradirebbe la multinazionale tedesca come acquirente e starebbe facendo pressione sul gruppo Marcegaglia, con il quale il Ministro Federica Guidi ha ottimi rapporti e la presidente Eni, la più importante partecipata dello stato, un piccolo ‘debito’ di riconoscenza per la nomina avuta.
Questo potrebbe essere un risvolto con conseguenze importanti anche per la città di Terni, visto che proprio il Ministro Guidi ha avuto un ruolo fondamentale nel ‘costringere’ Thyssen a rivedere i suoi disegni per le acciaierie ternane.