La polemica continua, ma in parte non trova risposta. Almeno non per conto delle istituzioni. Un caso, quello dei “monoliti” apparsi da qualche giorno dietro la stazione Fontivegge di Perugia, che ha destato in rete i commenti più disparati: ribattezzata anche “Stonehenge”, ha dato adito a un dibattito piuttosto acceso tra i due giovani consiglieri perugini, Tommaso Bori (Pd), ora all’opposizione ma in maggioranza all’epoca dell’approvazione della delibera per la costruzione dell’opera, e Emanuele Scarponi (Ncd), adesso tra le fila della maggioranza.
IL CASO – Monoliti perugini tra Via Pievaiola e Via Sicilia / Scarponi: “forse uno skatepark”
La polemica – Se Bori trovava assurdo che il secondo parlasse della possibile realizzazione di uno skatepark, affermando: “Un minuto di silenzio e tanto imbarazzo per chi si improvvisa esperto e mette in giro la voce che uno skatepark sia fatto da dei parallelepipedi di cemento ai lati di un marciapiede“, Scarponi risponde: “Fermo restando che i minuti di silenzio si fanno normalmente per i morti. Quindi trovo di cattivo gusto la tua battuta. Il progetto prevede che i parallelepipedi vengano pitturati con dei murales. L’asfalto attorno gli stessi verrà colorato con delle resine a formare dei mosaici, e in fino a destra a fianco per capirci della fine di via pievaiola (dove ci stavano i parcheggi per le macchine) verranno fatte tipo delle “conche” tipo piccolo half pipe per gli skate. Chiedo scusa se i termini tecnici sono poco tecnici e poco appropriati, non sono uno skater professionista come te. Il progetto comunque dato che è stato votato dalla giunta precedente e dalla commissione edilizia precedente, dovresti conoscerlo meglio e potresti anche spiegarcielo meglio. Saluti“. E giù i commenti più disparati da parte della cittadinanza, tra chi immaginava il probabile utilizzo dei “monoliti” come futuristici autovelox o ancora come “vespasiani” per pusher. Non manca la polemica per il restringimento della carreggiata, la “complicazione di una viabilità già complessa”.
La delibera – Se è vero che bastava curiosare un pò tra le carte delle agenzie comunali per trovare la risposta, allo stesso modo gli assessori chiamati in causa non hanno fornito chiarimenti utili una volta interpellati su Facebook. Stamattina poi lo stesso Scarponi ha pubblicato on line la foto del progetto incriminato (che riprendiamo e pubblichiamo). Il mistero viene svelato anche grazie al tam tam di post e articoli di testate locali e utenti. Il testo della delibera arriva in aiuto e chiarifica il tutto. Essa recita: “Potenziamento e messa in sicurezza dei percorsi pedonali esistenti tra le zone Fontivegge, via Cortonese e via Pievaiola, con l’obiettivo di migliorare l’accessibilità pedonale alla stazione del Minimetrò di Fontivegge”. Al progetto ha lavorato l’ex assessore alle Infrastrutture, Ilio Liberati. “Prevede una serie di interventi per un investimento complessivo di oltre 270.000. I lavori cominceranno entro la metà di agosto per concludersi entro il 31 dicembre 2013”. L’assessore Liberati all’epoca affermò: “E’ un ulteriore investimento che si realizza sulla città per migliorare la qualità della vita dei cittadini, per garantire maggiore sicurezza, pedonale e veicolare, a chi percorre quel tratto di strada. Tutto ciò, conservando lo stato dei luoghi, prevedendo esclusivamente una riorganizzazione dell’ assetto dei marciapiedi e della sede viaria”. E’ necessario specificare ad ogni modo che i 270mila euro stanziati tramite un progetto europeo, poi transitati attraverso la regione Umbria, si intendono spesi per tutta la modifica della viabilità, compresa la zona del Minimetrò, e non certo solo per il nuovo passaggio pedonale, monoliti inclusi.
I lavori: Si legge ancora: “verrà ricostruito il marciapiede a sinistra di Via Fontivegge, rialzato rispetto al piano stradale in modo da ricongiungersi con la scalinata e l’ascensore posti a fianco della stazione del Minimetrò, attraverso l’apertura di un varco sul muro. Il marciapiede proseguirà con propria livelletta assecondando la curva di via Fontivegge, fino a ricongiungersi gradualmente alla quota del marciapiede esistente. Verrà modificata Via Pievaiola, nel tratto compreso tra Via Fontivegge e Via Sicilia, prevedendo, nella parte iniziale verso via Fontivegge, l’ampliamento del raggio di curvatura della svolta continua a sinistra e il restringimento della carreggiata (a senso unico di marcia) fino alla larghezza di 5 metri, destinando l’area di risulta al marciapiede e a spazi verdi. Sarà ampliata l’isola verde presente all’incrocio tra Via Sicilia e Via Pievaiola, rimuovendo la superficie bitumata del vecchio tracciato stradale. Adeguamento dell’impianto della pubblica illuminazione esistente oltre a un nuovo impianto nel tratto di marciapiede sopraelevato di Via Fontivegge e realizzazione di superfici dedicate ad hoc alla “street art” (graffiti) in Via Pievaiola (nel tratto compreso tra Via Sicilia e Via Cortonese) e in Via del Fosso”.
Il Mondrian Park – Si tratta dunque del Mondrian Park, da realizzare in concomitanza con l’Accademia delle Belle Arti di Perugia. Secondo quanto riportato a Dicembre 2013 dal periodico d’informazione del Comune di Perugia, “Perugia notizie”, si tratta di “un nuovo disegno della corsia di transito su Via Sicilia, con una traiettoria più agevole e l’allargamento degli spazi pedonali sistemati secondo un innovativo progetto di arredo urbano ideato in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti”. Nessuno skatepark, al massimo un urban park con una halfpipe sulla destra (come indicato in foto), che prevede alcuni spazi verdi, un passaggio pedonale rialzato verso la stazione del minimetrò, alcune panchine e i famosi monoliti colorati e dipinti dagli studenti dell’Accademia seguendo lo stile del pittore olandese Piet Mondrian.
Foto Facebook – Emanuele Scarponi
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