Primari, punto nascite e Hospice, è allarme all’ospedale di Spoleto - Tuttoggi.info

Primari, punto nascite e Hospice, è allarme all’ospedale di Spoleto

Jacopo Brugalossi

Primari, punto nascite e Hospice, è allarme all’ospedale di Spoleto

Il consigliere regionale Cintioli interviene sulla questione “Servono interventi concreti, non ci sono più scuse”
Mar, 15/07/2014 - 18:24

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Concorsi per la sostituzione dei primari non ancora partiti, punto nascite a rischio senza il parto-analgesia e Hospice di fatto senza un referente dopo il pensionamento del dottor Conforti. E’ un’istantanea piuttosto preoccupante quella scattata dal consigliere regionale Giancarlo Cintioli sull’ospedale San Matteo degli Infermi di Spoleto. Una situazione a cui, secondo il consigliere, va posto rimedio in modo rapido e concreto, specie per la sostituzione del personale mancante (due medici di chirurgia generale) che non necessità di alcuna autorizzazione da parte della regione.

Subito i concorsi – Per quanto riguarda le altre criticità, Cintioli si rivolge direttamente al direttore generale dell’Als 2 Sandro Fratini. “Basta temporeggiare – le sue parole -. È necessario che il direttore Fratini attivi le procedure per lo svolgimento dei concorsi per la nomina dei primari dell’ospedale di Spoleto autorizzate a febbraio dalla Regione Umbria”. “Oltre ai primari Ercolani e Casciola – ricorda il consigliere – devono essere sostituiti anche i dottori Ceccarelli e Barbieri, ormai non più in servizio al nosocomio spoletino”.

Punto nascite e Hospice – La preoccupazione è alta anche per il punto nascite, a rischio di sopravvivenza secondo Cintioli senza l’effettuazione del parto-analgesia, e per l’Hospice, che dopo il pensionamento del dottor Conforti manca di fatto di un referente. “Tale nomina – spiega il consigliere – è ancora più urgente essendo l’Hospice di Spoleto uno dei fiori all’occhiello della sanità regionale, così come si ritiene improcrastinabile la soluzione del problema relativo all’individuazione dei medici palliativisti sia per l’Hospice che per le cure domiciliari dell’ex- Asl 3”.

Non ci sono più scuse – “E’ arrivato il momento di dare una risposta seria e concreta alla città di Spoleto perché non ci sono più scuse”, ammonisce Cintioli. Che, “di fronte a questa inerzia”, chiede al direttore generale della Asl 2 di “intervenire rapidamente, evitando così che un problema serio come quello della salute sia oggetto di strumentalizzazioni politiche, anche di natura elettoralistica. Ritengo invece  prioritario e fondamentale dare certezze ai tanti cittadini che quotidianamente si rivolgono alle strutture pubbliche per problematiche legate alla salute”.

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