L’unione fa la forza. In questa operazione, che ha portato ad un arresto e a una denuncia per spaccio, è infatti servito anche il prezioso aiuto dei cittadini di Città di Castello, oltre alla collaborazione congiunta fra gli uomini dell’”Antidroga” della Squadra Mobile di Perugia e quelli del Commissariato di Polizia tifernate.
Movimenti “strani” – Le suddette Forze dell’Ordine si sono inoltrate nel territorio tifernate proprio per verificare ciò che i cittadini avevano notato: movimenti “strani” riconducibili allo spaccio di droga e ad opera, presumibilmente, di uomini di etnia albanese. Nella serata dello scorso giovedì (26 giugno), dopo un’approfondita attività di osservazione, grazie alla quale è stato accertato come gli “scambi” di droga avvenissero durante incontri furtivi nei bar della zona di Città di Castello, ed in particolar modo ad opera di un paio di albanesi ben noti alla Polizia, è scattata inevitabile l’operazione.
Le due fasi dell’operazione – Gli investigatori, per tutto il resto della serata, hanno costantemente seguito tutti i movimenti di due giovani albanesi. Questi, a bordo di una Opel Corsa blu, in una prima fase sono stati osservati mentre erano impegnati nella cessione, al dettaglio, di dosi di cocaina a giovani tossicodipendenti residenti tra le province di Perugia ed Arezzo; in un secondo momento, infine, i due sono stati fermati, identificati e sottoposti a perquisizione personale, sul veicolo e domiciliare.
Sorpresa – Nell’appartamento in uso ai due albanesi i poliziotti hanno rinvenuto un panetto di hashish del peso di gr. 100, pronto alla ripartizione in mini-dosi destinate allo spaccio sulla piazza. Sono stati rinvenuti e sequestrati, inoltre, telefoni cellulari e 300 euro in contanti, certo provento della stessa attività illecita.
Una denuncia e un arresto – Mentre uno dei due giovani, M.N., albanese 22enne, è stato denunciato a piede libero per spaccio di sostanze stupefacenti, il suo complice 37enne, Martini Mark, deferito per lo stesso reato, è stato poi tratto in arresto, colto in flagrante, per la detenzione a fini di spaccio di hashish.