APPALTO ASE: E' SCONTRO FRA LEGACOOP E CGIL-CISL DI SPOLETO: “COOP VERDE AMBIENTE E’ IN REGOLA”. SAREBBERO IN CORSO INDAGINI DELLA PROCURA - Tuttoggi.info

APPALTO ASE: E' SCONTRO FRA LEGACOOP E CGIL-CISL DI SPOLETO: “COOP VERDE AMBIENTE E’ IN REGOLA”. SAREBBERO IN CORSO INDAGINI DELLA PROCURA

Redazione

APPALTO ASE: E' SCONTRO FRA LEGACOOP E CGIL-CISL DI SPOLETO: “COOP VERDE AMBIENTE E’ IN REGOLA”. SAREBBERO IN CORSO INDAGINI DELLA PROCURA

Mer, 09/04/2008 - 23:35

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E’ scontro aperto, forse senza precedenti, fra Legacoop Umbria e i sindacati di Cgil e Cisl di Spoleto. Questi ultimi, ieri pomeriggio, avevano denunciato la difficile vertenza che vede coinvolta la Cooperativa Verde Ambiente, aggiudicataria del recente appalto indetto dalla municipalizzata Ase per il verde pubblico, la quale non è intenzionata a riassumere i due lavoratori spoletini impegnati con la precedente azienda (la Ecol Srl). I due sindacati avevano puntato l’indice sull’ASe quale stazione appaltante (includendo anche il Comune, quale unico socio pubblico) ma anche la stessa cooperativa e la Legacoop Umbria del presidente di Remigio Palini che aveva assistito la “Verde Ambiente” nell’incontro. Non senza ricorrere a giudizi pesantissimi come aver definito “drogato” l’appalto bandito dalla municipalizzata.

LA REPLICA DELLA LEGACOOP – Nel pomeriggio la replica della Legacoop affidata ad un comunicato stampa che rischia di scatenare un vero pandemonio in città. “Legacoop Umbria – si legge nella nota – a seguito della vicenda relativa all’appalto per le gestione del verde nel Comune di Spoleto, informa di aver partecipato con un proprio rappresentante (Pio Bracalenti, n.d.r.) agli incontri convocati nei giorni scorsi con le organizzazioni sindacali, con la funzione di assistenza propria delle Centrali cooperative (la cooperativa agricola Verde Ambiente, nei mesi scorsi, ha fatto richiesta di adesione a Legacoop e sono in corso le procedure istruttorie per l’ammissibilità). La posizione espressa da Legacoop, al tavolo, è molto semplice: 1. la cooperativa che si è aggiudicata l’appalto è tenuta a rispettare tutte le condizioni contenute nel capitolato di gara e gli obblighi derivanti dalla contrattazione collettiva nazionale: non ci risulta che sia stata prevista nel capitolato di gara alcuna clausola relativa al riassorbimento “obbligatorio” del personale; 2. la cooperativa agricola di lavoro (quale è la coop Verde Ambiente) ha come obbligo dello scambio mutualistico – requisito per la definizione stessa di cooperativa- di assicurare l’occupazione, in primo luogo, dei propri soci”. Per la Lega delle cooperative umbre dunque la Verde Ambiente è in regola con gli obblighi contrattuali fissati dall’Ase. Non solo. Se c’è forse un colpevole lo individua proprio nella stazione appaltante quando richiama nel comunicato “la necessità che tutte le stazioni appaltanti, a cominciare dalle pubbliche amministrazioni, si attengano per la scelta dell’offerta migliore al criterio dell’offerta economicamente vantaggiosa anziché del prezzo più basso proprio perché ciò penalizza imprese e lavoratori”. Solo alla fine del comunicato arriva la disponibilità a ricercare una soluzione: “riaffermiamo la disponibilità di Legacoop al dialogo e al confronto con tutti i soggetti, a cominciare dalle organizzazioni sindacali favorendo ogni positiva soluzione, nel rispetto delle norme e degli obblighi derivanti dal contratto”

TACE IL SINDACATO, CONVOCATO DA COMUNE E ASE– Nessuna replica, almeno per il momento, da parte del sindacato. I cellulari di Fausto Stocchi (Cgil) e Carlo Ugolini (Cisl) risultano staccati e bisognerà forse attendere domani per conoscere la posizione delle parti sociali. Di certo ASe (d'accordo con il Comune) ha fissato per martedì prossimo un incontro congiunto per affrontare la situazione, riunione che sarà presieduta dal presidente Frascarelli. Non è certa la presenza del sindaco Massimo Brunini che, quanto meno per motivi di opportunità (il figlio è uno dei soci fondatori della Cooperativa), dovrebbe delegare uno dei suoi assessori. Il comunicato della Legacoop comunque è destinato ad inasprire la vicenda anche perchè, stando a fonti vicine al sindacato, non terrebbe conto delle disposizioni contenute nel cosidetto decreto milleproproghe varato dal Governo per il 'riassorbimento' dei lavoratori.

INDAGINI DELLA PROCURA – ma la notizia del giorno non sembra neanche quella che vede la Legacoop opposta al Sindacato. Sulla vicenda dell’appalto ASe, che tanto scalpore ha già fatto per veder coinvolta quella che è stata subito ribattezzata come la “cooperativa dei parenti” (per la presenza, fra i soci, di familiari di alcuni personaggi di spicco della politica cittadina), si starebbero infatti muovendo anche gli inquirenti. La notizia trova conferma in ambienti politici che ipotizzano l’esistenza di un esposto presentato nei giorni scorsi a Palazzo di Giustizia. Una lettera che avrebbe fatto avviare le indagini condotte, a quanto è dato sapere, da agenti della polizia di stato presso la procura.

AN DIFENDE IL SINDACATO – Il ‘caso’, d'altra parte, è già finito sui banchi del Consiglio comunale dove l’opposizione ha chiamato in causa gli amministratori al fine di conoscere in dettaglio le modalità con le quali sono stati affidati i due appalti relativi al verde cittadino (uno aggiudicato alla Ecol Srl, l’altro alla Coop. Verde Ambiente appunto). In prima serata è stato diramato un nuovo documento del capogruppo di An, Giampiero Panfili, che nei giorni scorsi aveva annunciato un esposto alla Procura che, come conferma l'ufficio stampa del partito, non è stato ancora trasmesso. “La 'sfortunata' cooperativa – scrive Panfili – che è bene ricordare è gestita da nomi altisonanti, ma la cui data di inizio attività è molto recente, torna ancora nell'occhio del ciclone dal momento che non intende procedere al riassorbimento dei due lavoratori licenziati nel passaggio delle consegne. Avevo già chiesto chiarimenti in merito al Sindaco su quali garanzie avesse offerto la Cooperativa Verde Ambiente sul fronte della professionalità acquisita, vista la recente costituzione, e sul versante occupazionale. Sono ancora in attesa della risposta anche se è arrivata direttamente dalle cronache dei giornali. Non posso che sostenere le ragioni dei sindacati intervenuti in favore dei lavoratori, preoccupazione che avevo già espresso in sede di Consiglio Comunale aspettandomi dal Sindaco una maggiore attenzione sul tema e magari, vista la particolare delicatezza della vicenda, un maggiore interessamento”.

L'IMBARAZZO DEL CENTRO SINISTRA – La vicenda, inutile dirlo, sta creando non poco imbarazzo fra le segreterie dei partiti della coalizione che sostengono la Giunta, ma anche fra gli stessi consiglieri e amministratori di maggioranza. C'è anche chi non nasconde che il presidente Frascarelli avrebbe fatto meglio a convocare i sindacati cercando di risolvere subito la difficile questione. E non indugiare fino a martedì. Anche perchè, se qualcuno non se n'è accorto, siamo in piena campagna elettorale.

(C.C.)


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