Mercoledì pomeriggio (21 maggio ndr.) il viceministro allo sviluppo economico Claudio De Vincenti è intervenuto all’incontro organizzato dal PD di Terni a palazzo Spada, dal titolo “Il lavoro prima di tutto”.
La discussione è stata introdotta da Andrea Cavicchioli (capolista PD alle elezioni comunali) che ha sollecitato un intervento diretto del governo sulle principali questioni aperte del territorio: “Anche le istituzioni locali sono pronte a fare la propria parte – ha aggiunto Cavicchioli – attraverso uno snellimento della burocrazia e nuove politiche fiscali, pensiamo a una rimodulazione della Tosap e allo spostamento del carico fiscale dall’Imu alla Tasi, che possano sostenere le imprese e l’indotto”. Il capolista PD ha anche ricordato “la necessità di utilizzare il principale strumento oggi a disposizione per un intervento del governo sul territorio, rappresentato dal riconoscimento dell’area di crisi complessa”. Dopo di lui ha parlato il presidente della provincia Feliciano Polli: “C’è preoccupazione per le sorti di Ast che, pur non a breve termine, andrò incontro a una nuova cessione. La stessa chimica è un tema cruciale sul quale non possiamo rischiare di restare al palo”.
Sollecitazioni a cui Claudio De Vincenti ha risposto puntualmente, affrontando per primo il tema delle acciaierie: “Nella fase del governo Letta – ha spiegato il viceministro – abbiamo avuto un primo incontro a palazzo Chigi con i vertici della multinazionale, stabilendo che nel momento in cui la ThyssenKrupp fosse rientrata nella proprietà di AST, ci saremmo incontrati di nuovo per fare un primo punto sulla strategia, in vista del nuovo piano industriale. Da questo punto di vista il sottosegretario alla presidenza del consiglio Graziano Delrio ha inviato proprio ieri mattina (martedì, ndR) una lettera al CEO di ThyssenKrupp, chiedendo un incontro a palazzo Chigi alla presenza delle istituzioni locali. Il tutto avverrà in tempi abbastanza rapidi, tanto che stiamo concordando la data. Questo sarà un passaggio importante per sostenere, dal punto di vista del governo, le priorità rappresentate dallo sviluppo industriale e dalla tutela occupazionale del sito. Il nostro giudizio è che sussistono tutte le condizioni perché Terni possa confermare il suo ruolo centrale nel settore della siderurgia. Al momento ci risulta siano in corso le analisi propedeutiche da parte di TK per la costituzione del nuovo piano industriale”.
Claudio De Vincenti, presente a Narni nella mattinata di mercoledì, ha parlato anche della crisi della Sgl-Carbon: “Lunedì scorso a Roma si è tenuto un tavolo al Mise proprio sulle questioni della Sgl – ha detto -. In quella sede il governo ha detto con chiarezza che il sito narnese rappresenta una parte fondamentale della filiera siderurgica nazionale. Per questo deve avere un futuro nel settore in cui opera attualmente. Ci siamo opposti tanto all’ipotesi chiusura quanto all’avvio della procedure di mobilità e dato vita a una ‘cabina di regia’ che include il ministero, la regione e la stessa azienda, per valutare congiuntamente le manifestazioni di interesse riguardanti lo stabilimento. Vogliamo monitorare questo processo e fare tutto ciò che serve per assicurare un futuro il più possibile solido. Mercoledì prossimo ci riuniremo di nuovo a Roma per analizzare le prime manifestazioni di interesse, da approfondire. Di sicuro dall’azienda ci aspettiamo un atteggiamento più costruttivo che, finora, non abbiamo riscontrato affatto”.
Il viceministro ha parlato anche del polo chimico: “Sul tema abbiamo ricevuto un documento da parte dei sindacati che hanno posto con forza al governo tutta una serie di questioni. Nei prossimi giorni procederemo con la convocazione di un tavolo specifico. Una delle partite principali è rappresentata dalla cessione delle aree Basell e a nostro giudizio ci sono tutti gli elementi per una conclusione finalmente positiva. Più in generale posso dire che gli interventi infrastrutturali, così come quelli sull’energia e la ricerca che il governo intende realizzare, possono rappresentare un passaggio importante per il futuro di Terni e non solo”.
L’ultimo intervento, quello conclusivo, è stato del candidato sindaco Leopoldo Di Girolamo: “Le vicende del polo narnese non vanno distinte da quelle dell’area ternana. La partita è unica e si gioca anche al di fuori dell’Italia. Per questo è fondamentale avere più voce in capitolo anche in Europa. La nostra città ha caratteristiche uniche nel panorama nazionale, spesso sottovalutate dai media. Siamo la seconda provincia italiana per presenza di startup innovative. Allo stesso modo l’ultimo studio svolto dal Censis ci dice che siamo fra le città – e la maggior parte sono realtà di medie dimensioni dell’Italia centrale – che hanno le caratteristiche giuste per poter intercettare il cambiamento e l’innovazione. È quello che viene definito ‘il vigore industriale’ che non è altro la capacità di stare dentro i meccanismi di cambiamento, una caratteristica che alcuni territori, in ragione della propria storia, delle competenze e delle strutture presenti, hanno più di altri. E noi siamo al non posto in Italia”. Infine sul tema dell’area di crisi complessa: “Non ne facciamo una questione di bandiera, ma può consentirci di accedere a risorse importanti per le nostre imprese. Un’azione che, unita a scelte di incentivazione e defiscalizzazione da parte degli enti locali, può portare sicuramente benefici concreti”.
Comunicato stampa elettorale di PD TERNI