Venerdì 4 aprile, alle 21, con il capolavoro della scrittura comica di Carlo Goldoni I due gemelli veneziani si conclude la Stagione di prosa del Teatro Politeama Clarici di Foligno.
Diretto da Antonio Calenda lo spettacolo conta su un protagonista d'eccezione, Massimo Dapporto. Versatile e completo, maturo nell'espressività, l'attore dà vita al paradosso di Zanetto e Tonino, giostrandosi con maestria fra gli opposti caratteri dei due gemelli e sintetizzando in un unico corpo il ruolo di antagonista e protagonista, comico e spalla: un compito da “virtuoso della scena” che Goldoni aveva concepito per il grande Pantalone Cesare d'Arbes.
Ma oltre al protagonista, il regista orchestra tutto un mondo (di sentimenti, inquietudini, emozioni e rivalità) e una ricca teatralità (fatta di scrittura sapiente, di equivoci, frenesie, mascheramenti, di preziose variazioni sul classico tema dello sdoppiamento), avvalendosi di un cast di tutto rispetto formato da Alessandra Raichi, Giovanna Centamore, Osvaldo Ruggieri, Francesco Gusmitta, Umberto Bortolani, Marianna de Pinto, Carlo Ragone, Felice Casciano, Adriano Braidotti, Lamberto Consani.
Una delle più note citazioni goldoniane avverte: «I due libri sù quali ho più meditato, e di cui non mi pentirò mai di essermi servito, furono il Mondo e il Teatro». «Questo ci ha spinto ad affrontare con entusiasmo e anche con senso di responsabilità I due gemelli veneziani – sostiene Calenda – e se da un lato il protagonista trova nel duplice ruolo di Tonino-Zanetto un banco di prova come pochi nella storia del teatro, dal punto di vista registico è interessante confrontarsi con un testo che coniuga con tanta abilità lo studio dei caratteri e la perizia comica. Contestualmente la piéce si lascia percorrere da insolite inquietudini grottesche (non sottovalutiamo l'innovazione della descrizione della morte in scena, espediente che Goldoni inserisce nel finale) e adombra chiaramente, forse con qualche malinconia, il finire del gioco di scambi e travestimenti, destinato a cedere il passo al mondo borghese, con i suoi livori e le sue concrete preoccupazioni». Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere telefonicamente, fino al giorno precedente lo spettacolo, presso il Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell'Umbria, tutti i giorni feriali, dal lunedì al sabato, dalle 16 alle 19, al n°075/57542222. E' possibile acquistare i biglietti on-line sul sito del Teatro Stabile dell'Umbria http://www.teatrostabile.umbria.it/.