Il consigliere regionale nonché presidente di Umbria migliore, Oliviero Dottorini, ha annunciato la presentazione di un'interrogazione urgente da portare a Palazzo Cesaroni, con la quale chiederà alla Giunta di attivare i poteri di vigilanza e controllo e, qualora fosse necessario, commissariare la Fondazione Burri a seguito dello scandalo che ha travolto i vertici della stessa dopo l'intervista rilasciata dall'ex presidente Maurizio Calvesi. Quest’ultimo, infatti, a differenza di quanto dichiarato lo scorso ottobre, non avrebbe lasciato la presidenza per motivi di salute ma per il “caos e l’anarchia” che regnano all’interno della stessa Fondazione.
“Il silenzio assordante – ha affermato Dottorini – che giunge dai vertici della Fondazione non fa che accentuare le nostre preoccupazioni. Quanto tempo ancora resteranno chiusi nel loro fortino mentre chi ha a cuore l'opera e l'immagine del Maestro Burri chiede chiarezza e trasparenza? Che ne è stato delle delibera del Consiglio comunale di Città di Castello che fissava obiettivi e impegni precisi per evitare conflitti d'interesse e gestioni familistiche?”.
Il consigliere regionale non è d’accordo neanche sul fatto che ad occuparsi di una vicenda così delicata sia l'Amministrazione Comunale di Città di Castello, “la stessa che ha concorso a nominare i vertici della Fondazione che oggi sono oggetto delle pesanti affermazioni del professor Calvesi”.
Il sindaco Luciano Bacchetta, infatti, ha dichiarato di voler convocare al più presto i tre rappresentanti del Comune in seno all’organismo per raccogliere le ‘impressioni’ dei vertici. Questo, però, a Dottorini è apparso come “un debole tentativo di facciata per giustificare una gestione lontana dal contesto internazionale e priva di strategia per la valorizzazione del patrimonio che Alberto Burri ha lasciato a Città di Castello e al mondo intero”.
“La Fondazione Burri – ha poi spiegato il presidente della commissione Bilancio e Affari istituzionali – gestisce un patrimonio di inestimabile valore che potrebbe rappresentare uno degli elementi di traino per lo sviluppo economico dell'Altotevere e uno dei punti di riferimento per la filiera turismo-ambiente-cultura dell'intera regione. Tutto questo però deve essere supportato da un quadro di trasparenza, regole certe, amministratori seri, competenti, e privi di conflitti d'interessi. Il rischio altrimenti è che si ottenga l'effetto opposto, facendo emergere sacche di discrezionalità che metterebbero a rischio la credibilità dell'intero lavoro svolto nel corso degli anni”. “Per questo – ha concluso Dottorini – la Regione deve accelerare tutte le procedure che a norma di legge potranno portare a fare chiarezza e restituire credibilità alla Fondazione, per poter così festeggiare il centenario dalla nascita di Burri in un clima di recuperata serenità“.
Fondazione Burri, Dottorini presenterà interrogazione urgente / “Occorre trasparenza”
Mar, 15/04/2014 - 17:20