Sara Cipriani
Due le parole chiave della giornata di formazione organizzata da Wister SGI al Palazzo comunale di Todi, venerdì scorso: conoscenza e consapevolezza. Due concetti per affrontare alcuni dei temi più caldi e degni di attenzione di questi tempi: i social media, i ragazzi e il cyberbullismo.
E’ questa l’estrema sintesi di un’intensa giornata di lavori, che ha visto sfilare una lunga e coinvolgente serie di interventi dedicati principalmente a insegnanti e genitori. Il nocciolo del dibattito: come accompagnare figli e studenti verso un uso corretto di internet.
Lo scenario – Questione di non semplice soluzione visto lo scenario in continua e rapidissima evoluzione. Scenario difficile da seguire e comprendere, quasi impossibile da “tramandare”. Non solo. I ragazzi, che non sono ancora dotati di una “rete” – in questo caso di protezione – abbastanza robusta, apprendono con molta più abilità degli adulti, che hanno ruolo di educatori.
Questa contrapposizione e disparità di conoscenze e tempi di apprendimento crea spesso una effettiva distanza tra adulti e giovani sul campo delle nuove tecnologie, distanza che è necessario imparare a colmare per assolvere al compito di “accompagnatori” e al fine di proteggere bambini e ragazzi, in una fase ancora fragile per formazione della personalità, dall’essere esposti a contenuti e situazioni non adatti alla loro giovane età o, peggio, dal diventare vittime di comportamenti lesivi.
Il punto di partenza è che internet, per quanto complesso, è solo uno strumento. Sta a noi utilizzarlo in modo corretto e muoverci all’interno delle sue dinamiche con naturalezza e consapevolezza. Di conseguenza, non servono regole nuove, paletti più rigidi o nuovi confini da disegnare. Serve semplicemente una migliore conoscenza del mezzo e l'applicazione di quelle regole di convivenza e reciproco rispetto che siamo già abituati a utilizzare.
Quello che di certo manca è una formazione continua e diffusa, che possa recuperare questo gap di conoscenza e che renda consapevolezza di internet: delle sue grandi potenzialità così come dei suoi possibili pericoli. Una formazione che capace di risolvere quel senso di inadeguatezza che mette a disagio chi, da “accompagnatore” , ha difficoltà a indicare un sentiero, semplicemente perché non gli è stato precedentemente indicato. Una formazione pubblica che sulla carta è già prevista, ma che di fatto viene di rado messa in opera.
L'evento – Per questo motivo la giornata di approfondimento su “Social media, ragazzi e cyberbullismo” organizzata da Wister, Stati Generali dell'Innovazione e Comune di Todi merita un doppio plauso: per aver saputo individuare un tema di fondamentale importanza e per aver messo in circolo conoscenza. E in perfetta sintonia con il “buono” di internet e del fare rete e del condividere, tutto il materiale, i dati e i consigli delle Wister (Women for Intelligent and Smart TERritories) che hanno parlato nella splendida Sala del Consiglio del Municipio di Todi è già disponibile online. “Il ‘mini ebook’ – come lo definisce Emma Pietrafesa, una delle curatrici dell’edizione digitale, insieme a Sonia Montegiove, capace organizzatrice e ospite dell’evento umbro – vuole essere un assaggio di una guida alle cyber molestie che sarà presentata a maggio in occasione di Forum PA e distribuita gratuitamente ai partecipanti alla giornata formativa tuderte”.
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Di seguito un breve presentazioni delle competenze messe a disposizione durante l’evento:
- Flavia Marzano, presidente di Stati Generali dell’Innovazione e fondatrice della rete WISTER. Esperta di comunità virtuali e gestione di contenuti e docente alla Sapienza di Roma, ha parlato strumenti e opportunità per trovare lavoro attraverso alla Rete e in particolare i social network.
- Tiziana Medici, esperta in sviluppo locale e metodi partecipativi, ha illustrato come è nata l’esperienza del “learning meeting” WISTER e l’importanza dello scambio di competenze come nuova modalità di apprendimento.
- Emma Pietrafesa, dottore di ricerca e cultrice della materia presso l’Università LUMSA di Roma, ha parlato di cyber molestie portando le rilevazioni statistiche utili a comprendere la diffusione del fenomeno.
- Anna Lacci, esperta di educazione ambientale e sviluppo sostenibile, ha posto l’accento sulle componenti ambientali che influiscono sulla diffusione del bullismo e quindi del cyber bullismo: dai fattori comportamentali a quelli sociali; dai rapporti diretti con la famiglia, la scuola e il territorio, a quelli indiretti con i media e il web.
- Laura Dalla Ragione, psichiatra psicoterapeuta e direttrice del “Centro Disturbi del Comportamento Alimentare” di Todi, ha esaminato la problematica dal punto di vista psicologico, mettendo in evidenza come il web sia un nuovo modo d’incontrare sè stessi e gli altri.
- Morena Ragone, giurista esperta in diritto delle nuove tecnologie, ha fatto alcune riflessioni, insieme ai presenti, sulla necessità di nuove norme a garanzia della sicurezza e della libertà della rete, presentando le normative esistenti in materia.
- Alessandra Donnini, informatica e direttore tecnico di un’azienda software, ha presentato un progetto sviluppato da Stati Generali dell’Innovazione e WISTER per alcune scuole della regione Lazio, finalizzato a favorire l’acquisizione da parte dei ragazzi della consapevolezza che un uso non ponderato del web possa costituire un rischio di esposizione a pericoli di ordine personale e sociale.
- Nicoletta Staccioli, IT specialist e PM di progetti di tipo tecnologico, ha illustrato le campagne finora attivate per contrastare le molestie on line per comprendere quali sono i messaggi e, soprattutto, gli strumenti che queste campagne mettono a disposizione.
- Sonia Montegiove, informatica e formatrice, ha spiegato le regole comportamentali da seguire sui social network e gli strumenti da poter usare per proteggere privacy e reputazione on line.
- Fabiola De Toffol, project management professional e facilitatrice di processo, ha messo in evidenza un altro aspetto positivo della Rete: la conoscenza condivisa e l’importanza per i cittadini di partecipare, condividere, scambiare.
- Rosa De Vivo, sociologa esperta di orientamento e community manager, ha mostrato le occasioni offerte da Internet per creare relazioni, sperimentare le proprie passioni e consolidare le conoscenze attraverso il web learning.