Continua la lotta allo spaccio di droga nel capoluogo umbro: durante la serata di martedì, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, nel corso di un servizio antidroga, hanno arrestato due ragazzi tunisini, M.K., di 23 anni, e B.A.A., di 28, entrambi irregolari, e accusati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L'arresto è avvenuto dopo la scoperta che i due, in Via San Galigano, si erano intrattenuti nel proprio appartamento con altri ragazzi, noti ai militari per essere assuntori abituali di sostanze stupefacenti. I carabinieri, in particolare, da una loro dichiarazione, sono stati messi in allerta per il comportamento sospetto di questi ultimi, mentre si allontanavano dall'abitazione. A quel punto, i militari hanno deciso di fare irruzione nell'appartamento, dove, dopo la perquisizione, sono stati rinvenuti complessivamente 20grammi di eroina e cocaina, sequestrati insieme a quattro telefoni cellulari, materiale per il taglio ed il confezionamento, e alla somma di 1.500/00 euro, proventi dell'attività illecita. Tra le altre cose, sono stati rinvenuti e sequestrati monili in oro, probabilmente rubati.
Sempre nella notte tra lunedì a martedì, è stato arrestato in flagranza di reato, grazie all'intervento deiCarabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Perugia, in collaborazione con quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile delle Compagnie di Perugia e di Todi, V. B., di 25 anni, cittadino albanese, già gravato da decreto di espulsione dal territorio nazionale, accusato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Il fatto è accaduto sulla E45, all'altezza dello svincolo di Ponte San Giovanni, dove i militari hanno perquisito la sua macchina, allertati dal comportamento sospetto del ragazzo. E' stato così trovato in possesso di 13 grammi di cocaina ed eroina.
Infine, nel pomeriggio di lunedì, i militari dell'Aliquota Radiomobile della Compagnia, nel corso del servizio di perlustrazione, hanno arrestato, in flagranza di reato, F.B., classe 1967, perugino, nullafacente, sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per reati contro la persona, perché sorpreso fuori dalla propria casa, senza esserne autorizzato dalla magistratura competente. Per lui, sono subito scattate le manette per il reato di evasione.
Ale.Chi.