“Chiediamo all’Amministrazione comunale di far sì che il pagamento della Tares da parte delle aziende sia corrispondente all’effettiva produzione di rifiuti”.
È questo l’appello che Cna e Confartigianato di Spoleto rivolgono agli amministratori locali alla vigilia dell’approvazione del regolamento relativo all’imposta per lo smaltimento di rifiuti.
“Chiediamo che vengano introdotte delle forfetizzazioni variabili a seconda del tipo di attività produttiva – afferma Bruno Cappuccino di Cna – in modo da evitare che i rifiuti “speciali” che le imprese smaltiscono nei termini di legge vengano riconteggiati anche ai fini Tares”. “Nello specifico – precisa Graziano Evangelisti di Confartigianato – avanziamo la richiesta di introdurre tra le tipologie di attività anche quella di “Produzioni di beni” applicando una forfetizzazione del 50%, la stessa percentuale che a nostro avviso va applicata anche alle attività di barbiere, estetista e parrucchiere, mentre per quelle imprese che producono rifiuti assimilabili a quelli urbani chiediamo una riduzione dell’imposta pari al 50%. Insomma – concludono Cappuccino ed Evangelisti – evitiamo che la nuova imposta sullo smaltimento dei rifiuti si trasformi nell’ennesima batosta, per di più in un momento già così critico per lo stato di salute del tessuto economico – produttivo”.