Prevenzione e repressione del gioco illegale e sicurezza e tutela dei minori. E' questo l'obiettivo di un vasto piano di controllo disposto dal Comando Generale della Guardia di Finanza a livello nazionale che ha portato i finanzieri dei reparti territoriali del Comando Provinciale di Perugia, nella settimana dal 24 al 30 agosto 2013 ad eseguire una serie di controlli in bar, circoli ricreativi e associazioni.
Complessivamente, nella città di Perugia e nell’intero territorio provinciale sono stati impiegati 48 finanzieri e sono stati controllati 29 esercizi commerciali, che hanno portato alla segnalazione all’Autorità Giudiziaria di 3 soggetti per violazione dell’art. 110 – commi 1 e 2 – del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, ovvero per la mancata esposizione all’interno dei locali della tabella dei giochi proibiti, documento che deve essere firmato dal questore e vidimato dal sindaco.
Per un altro esercente operante nel territorio spoletino sono invece scattate le sanzioni amministrative perché al momento del controllo non è stato in grado di esibire la prescritta licenza prevista dall’art. 86 del T.U.L.P.S.
In questo contesto l’attività ispettiva dei finanzieri ha riguardato anche il rispetto delle disposizioni di cui all’art. 110 del T.U.L.P.S. comma 6 che disciplina la cosiddetta “diversificazione dell’offerta di gioco”, criterio che impone ai pubblici esercizi l’istallazione di almeno un apparecchio che non preveda vincite in denaro. Per quest’ ultima fattispecie, sono scattate le sanzioni amministrative che prevedono il pagamento da un minimo di euro 516 ad un massimo di 3.098 per altri 2 titolari di attività.