Un tempo era la sculacciata col morso sul deretano delle incolpevoli matricole. Poi la piaga di ‘festeggiare’ (sigh) l’inizio dell’anno scolastico si è allargata al lancio di bombe d’acqua e uova. Colpendo chiunque, davanti alle scuole, come alla fermata dei bus. Un tempo le bravate dei figli delle mamme sempre incinta (e dei papà a copulare…per par condicio) duravano un giorno. Di questi tempi siamo arrivati a quattro. Ancora ieri, infatti, in giro per Spoleto (ma la situazione sembra abbastanza simile in ogni dove) i soliti idioti hanno attuato tecniche da guerriglia urbana per colpire a destra e manca. In sella ai motorini, con i caschi a coprire il volto, prendono velocità lanciando ovunque. Scene viste, ahinoi, anche davanti la sede della locale polizia municipale in piazza Garibaldi (per maggiori informazioni vedere gusci rotti e tuorli sparsi sotto i portici) che indubbiamente ha meglio da fare, come passare pluriquotidianamente nella ‘redditiva’ via dell’ospedale che se ti dimentichi di fare il ticket ti ritrovi una bella multina. Che poi è risaputo che uno da quelli parti ci va con l’animo sereno di chi va alle giostre. Neanche a dire che il servizio pecchi del dirigente, visto che da due settimane il comandante, dopo il servizio prestato per accertare il ‘buco’ di bilancio è tornato puntuae in caserma. Ma indubbiamente questi servizi non sono degni di attenzione.
Dunque pochi imbecilli, di qualunque età, visto che si sono registrate scene di lanci anche dalle autovetture, da quattro giorni seminano il panico all’uscita delle scuole mettendo a repentaglio persino la viabilità, con automobilisti e pedoni colpiti nei pressi degli istituti superiori, giardini privati riempiti di uova e quant’altro. Ieri mattina una studentessa dell’istituto tecnico commerciale di via Martiri della resistenza ha rischiato di finire sotto un’autovettura per aver attraversato di corsa la strada senza guardare pur di evitare il lancio dei simpatici ovetti. La fermata del bus poco sopra è piena dei residui dell’ultima bravata. Fortuna le piante che danno una qualche copertura ai malcapitati studenti e cittadini che si trovano a pazientare l’arrivo del mezzo. La ‘battaglia’ si fa anche da casa, così da un terrazzatissimo appartamento della stessa via Martiri quattro-cinque ragazzi da giovedì attendono puntuali il passaggio degli studenti appiedati per farne centro: sbagliando spesso la mira e andando così a colpire auto in sosta e in transito. Davanti un altro gruppetto aspetta nascosto all’angolo del vecchio mattatoio, per un fuoco incrociato che non lascia scampo alle ‘vittime’. Il tutto ripreso da un nostro lettore. Stessa situazione in via Interna delle Mura dove il titolare di un prestigioso albergo si è visto costretto a chiamare i carabinieri. Idem in piazza Moretti, piazza San Domenico, in via Marconi e lungo la passeggiata, in pratica a ridosso di tutti gli istituti superiori. In auto o in moto, la tecnica è la stessa: sosta in un supermarket per l’acquisto delle uova – un esercente giura di averne vendute 6 confezioni da 12 senza capire a cosa potessero servire – e poi via al raid scorrazzando a tutta manetta per la città. E domani? Di sicuro in via dell’ospedale bisognerà stare attenti a fare il ticket.
(riproduzione riservata)