Una storia come tante altre. Si arriva davanti alla propria autovettura e con amara sorpresa si nota che la propria autovettura è stata danneggiata mediante rigature evidenti alla carrozzeria. Anche stavolta bisogna sborsare dei soldi, e non pochi, per ripararla. Ma ci si interroga sull’autore del danneggiamento e se ci sono testimoni del fatto. Poi una seconda persona si porta alla propria autovettura, parcheggiata sempre lungo la stessa via e ne constata il danneggiamento. Si aggiunge una terza, una quarta, fino ad arrivare ad una settima autovettura danneggiata.
Sono le 23.00 circa di una sera di fine agosto e a quell’ora, in una strada a fondo chiuso della periferia perugina non c’è nessuno. Almeno così pare. Una donna di una certa età grida “Mi hanno rigato la macchina, mascalzoni”. Chi vede commenta “che razza di persone ci sono in giro, fanno danni anche alle persone di una certa età che vivono della sola pensione”. Ma c’è qualcosa che non torna in quelle grida disperate della donna. Il testimone aguzza la vista e nota che la donna all’improvviso smette di urlare e dopo essersi guardata in giro per scongiurare occhi indiscreti, inizia a rigare sei autovetture parcheggiate accanto alla sua, dopodiché, in assoluta tranquillità e ben appagata di quanto appena fatto, si porta all’ingresso del suo palazzo ed entra in casa. A questo punto, il testimone non perde tempo e diretto verso una delle autovetture danneggiate lascia sul parabrezza un fogliettino dove dice che conosce la colpevole apponendovi il suo numero del telefono per poter essere rintracciato.
Il testimone. La mattina seguente, il proprietario dell’autovettura danneggiata nota il biglietto e si presenta alla Stazione di Ponte San Giovanni denunciando il fatto e consegnando il manoscritto rivelatore. Ma un dubbio l’assale: il teste è disposto a confermare ai militari quanto visto? Iniziano le indagini dei Carabinieri che identificano e raccolgono le dichiarazioni del testimone che, con altissimo senso civico ed attaccamento alle Istituzioni nell’interesse della giustizia, riferisce con dovizia di particolari quanto visto. I Carabinieri risalgono così alla colpevole dei danneggiamenti nei cui confronti è scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria. Si tratta di S.A., classe 1945, perugina, accusata di danneggiamento continuato di autovetture in sosta.