Un successo la prima giornata dell'Isola del Libro Trasimeno. Domenica ad Isola Maggiore il taglio del nastro dell'iniziativa ha avviato il primo dei quattro fine settimana che vedrà i fari della cultura puntati sul fazzoletto di terra immerso nel Trasimeno. Moltissime le autorità e figure di spicco dell'editoria italiana approdate sull'Isola.
L'assessore regionale alla Cultura Fabrizio Bracco, proprio dall'Isola, ha lanciato l'idea di una “strada del Libro”: “L'Umbria ha tutte le potenzialità per diventare la terra e il volano del libro e della cultura, pensiamo – ha sottolineato Bracco – a un percorso che colleghi tutte le manifestazioni che hanno come tema centrale il libro. Da Umbrialibri a Isola del Libro Trasimeno”. A fargli eco il padrone di casa, Mario Bocerani, sindaco di Tuoro, presente insieme all'assessore alla Cultura Lorenzo Borgia: “E' un progetto affascinante e di grandissima portata culturale per l'isola e per tutto il Trasimeno. E' una delle cose migliori che potevamo avere. Oggi stare qui è un sogno che si è realizzato”. “Isola Maggiore ha un nome in più – ha concluso il presidente dell'associazione Isola del Libro Trasimeno, Italo Marri – da oggi si chiama Isola del Libro”.
La prima giornata è proseguita con l'inaugurazione della mostra di pittura “L'Inattuale” di Stefano Di Stasio, che per tutto il mese di settembre sarà visitabile al centro di documentazione Casa del Capitano del Popolo. Otto le opere esposte e illustrate dal curatore Anton Carlo Ponti: “Quella di Di Stasio – ha spiegato Ponti – è una pittura anacronistica e colta, ipermanierista e figurativa con riferimenti alla mitologia e al mito. Rappresenta dei sogni come quello che qui ha realizzato Italo Marri”.
Il primo dei Cafè Letterari ha ospitato “Conservazione dell'Avvenire”, con l’autore Luca Zevi. Incontro impreziosito dall'introduzione di Antonio Carlo Ponti, dalla presenza di Giovanna Signorini dell'Inarch Umbria e di Paolo Belardi dell'Accademia di Belle Arti di Perugia. “Sono particolarmente onorato di essere qui ad aprire questa iniziativa – ha spiegato l'architetto Zevi – perché esiste un popolo di persone che cerca queste situazioni per sfuggire all'omologazione. Per questo credo nella lunga vita dell'Isola”. Il libro di Zevi è un tentativo di capire come si sia verificato un paradosso terribile nel mondo dell'architettura: la realizzazione di agglomerazioni megalopolitane nell'epoca della massima comunicazione. “Questo è un fallimento colossale dell'architettura”, spiega Zevi, “Se esiste una cultura architettonica che ha portato a questo, io, con il mio libro ho cercato qualche cultura che avesse proposto, nella sua storia, un'alternativa”.
La giornata si è conclusa al tramonto con il suggestivo concerto di Belcanto strumentale dell'Umbria Ensemble. Il quartetto d'archi (in quest'occasione in versione trio) ha celebrato così il bicentenario della nascita del compositore Giuseppe Verdi.
L'Isola del Libro proseguirà per tutti i fine settimana di settembre. Sabato 7 settembre l'appuntamento sarà alle 11.30 con “L'urlo di Beatrice” scritto da Mauro Tippolotti e alle 16 con l'attesissimo “Alkamar. 22 anni in carcere da innocente”, la vera storia di Giuseppe Gullotta scritta e raccontata dal protagonista.