Si è tenuto ieri sera, in un Auditorium San Domenico di Foligno pieno, il concerto “Orchestraevoce Tour 2011” di Francesco Renga.
Come è intuibile già dal titolo, l’esibizione non aveva il solito accompagnamento con cui si è abituati a vedere l’artista, ma a fare da sfondo alla straordinaria voce del cantante c’era la Ensemble Symphony Orchestra, composta da 40 elementi e diretta dal maestro Loprieno. Il risultato è stato strabiliante.
Il concerto riprende il penultimo lavoro del cantante, in cui la voce intesa è utilizzata come vero e proprio strumento. Per fare questo compie un viaggio nei propri ricordi, che sono anche quelli di un pubblico più maturo rispetto a quello che solitamente lo accompagna. Eseguendo brani storici della canzone italiana, si fa interprete contemporaneo di alcuni tra i più grandi artisti impressa nella memoria collettiva italiana. Non si tratta di ostentazione di superiorità, ma di un omaggio a personaggi come Mina, Patti Pravo, Domenico Modugno, Claudio Villa e prima di ogni canzone, con grande umiltà, Renga racconta gli episodi che quelle melodie gli ricordano, oltre a rendere doverosi tributi agli autori dei pezzi.
È così che senza i soliti suoni distorti e spigolosi di chitarra, basso e batteria, la voce del cantante scivola dal diaframma, dal petto e dalle corde vocali, tra le note della scala musicale per lasciarsi trasportare con leggerezza sulle dolci note di violini, ottoni, fiati e percussioni sino alle bocche rapite degli spettatori, provocando brividi d’emozione.
Al termine, il pubblico presente – visibilmente emozionato – lo ringrazia per lo spettacolo offerto, tributandogli una meritata standing ovation. Devozione del pubblico che sarà poi ricambiata dal cantante all’uscita con la firma di autografi e la paziente posa per decine e decine di fotografie.
(fabio muzzi e luca cimarelli)