Con la consegna ufficiale ai parroci dell'Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve dell'”Inventariazione dei beni culturali ecclesiastici”, che si tiene nel capoluogo umbro nella giornata di oggi presso il Centro “Mater Gratiae”, si porta a compimento un arduo significativo progetto: l'inventario di ben 33.387 oggetti costituenti un vasto, prezioso ed interessante patrimonio artistico-culturale, soprattutto da contemplare e di riferimento per la preghiera, presente in 156 chiese parrocchiali e non ubicate sul territorio diocesano. Il progetto, varato a livello nazionale con un accordo tra Ministero dei Beni Culturali e la Conferenza episcopale italiana, ha visto tra i primi ad attuarlo l'Archidiocesi perugino-pievese grazie alla proficua collaborazione della Soprintendenza ai BAPPSAE dell'Umbria, che ha permesso di avviare il programma di inventariazione nel 1998 e portato a compimento nel 2005 con la sua consegna alla Cei. La Conferenza episcopale l'ha approvato con ulteriori correzioni per l'omogeneizzazione di alcune definizioni tecniche; correzioni curate dal Servizio informatico diocesano. Nello specifico, il lavoro è stato svolto da gruppi composti da uno storico dell'arte, accreditato dalla Soprintendenza, e da un fotografo professionista, coinvolgendo complessivamente una ventina di esperti oltre al personale dell'Ufficio diocesano per i beni culturali ecclesiastici. Da evidenziare che tutto il delicato lavoro di informatizzazione del materiale prodotto è stato attuato da padre Yieronimo Marcelo Farinas, missionario della Congregazione del Verbum Dei. Il progetto è costato euro 372.640,43, finanziato dalla Cei (euro 204.554,77) e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia (euro 168.085,66).