'La farsa del litigio sulla Vus tra l’assessore Piccolotti e il sindaco, era un confronto tra chi tentava lo scaricabarile per un fallimento della raccolta differenziata e chi invece è costretto a cercare di tenere in piedi una coalizione che è sull’orlo del precipizio'. Questo il duro affondo di Riccardo Meloni, capogruppo del Popolo della Libertà. 'L’accordo nei tre punti è quantomeno singolare, il primo può considerarsi simpatico e fantasioso – ironizza , la richiesta ai parlamentari umbri di modifica del patto di stabilità per permettere alle partecipate di assumere personale, sono anni che ci si dibatte sul patto di stabilità Anci, sindaci metropolitani, proteste, discussioni, incontri ed ora niente di poco meno che la richiesta del nostro sindaco e giunta che farà a settembre. Il secondo punto è il via al piano industriale prima di dell’approvazione del bilancio, solo ora ci si accorge della mancanza, il Pdl e tutta l’opposizione – ricorda Meloni – lo sottolinea da anni. Il terzo punto è la ciliegina sulla torta di Sel che comunica praticamente alla fine della legislatura, che la riorganizzazione sia ad appannaggio del sindaco – affonda l'esponente pidiellino – lavandosi le mani da tutto. Bene, finito il gioco dello scaricabarile dell’amministrazione, ora ai cittadini setta pagare la Tares, per un servizio del tutto inadeguato'.
L'intesa tra il sindaco e Sel è tutta una farsa / Duro affondo del capogruppo del Popolo della Libertà
Ven, 09/08/2013 - 16:01