Nel pomeriggio di ieri, verso le ore 17, è arrivata alla centrale operativa della questura di Perugia la segnalazione di un’aggressione in corso, ad opera di un cittadino maghrebino, ai danni della ex convivente all’interno del suo appartamento sito nella zona di Via del Macello.
Gli agenti della Squadra Mobile – Sezione Criminalità Diffusa, con estrema tempestività, dato che si trovavano in zona per accertamenti antidroga, hanno raggiunto l’appartamento, guidati dalle grida di una voce femminile e dai rumori che già si udivano dalla strada.
Gli agenti si sono trovati nel bel mezzo di un'aggressione e ne hanno avvertito la gravità; con grande determinazione, dopo una breve resistenza da parte dell’uomo che si è trovato ad aprire la porta di accesso, sono riusciti ad accedere nell’appartamento, dove hanno una donna in forte stato di agitazione a causa delle molestie e delle violenze subite. Nel frattempo l’aggressore si era rifugiato all’interno della camera da letto, non avendo a disposizione altre possibili vie di fuga. La donna, trentacinquenne di origine colombiana, dopo essere stata medicata al Pronto Soccorso (le sarà data una prognosi di gg. 7 per le botte subite), successivamente si è recata in Questura per sporgere denuncia-querela.
L’uomo, identificato come GUADRIADI Anis, è risultato essere nato nato in Tunisia il 21 novembre 1978, in Italia senza fissa dimora, pregiudicato con svariati “alias” e precedenti specifici nei confronti della medesima vittima nonché per violazioni alle norme sugli stupefacenti, è stato arrestato in flagranza di reato per la violazione dell’art. 612bis del Codice Penale (“atti persecutori o stalking”), in quanto sorpreso nel compimento di atti persecutori e violenti nei confronti della donna.
Peraltro tale comportamento era reiterato in quanto la stessa vittima aveva già presentato denuncia-querela, per comportamenti analoghi, nei confronti dell'uomo nel gennaio 2013, per fatti commessi fin dal novembre 2012 e protratti e reiterati fino alla data dell’arresto.
L’arrestato, su espressa disposizione del Sost. Proc. Dott.sa A. Avila, si trova presso le camere di sicurezza della Questura, dove rimarrà fino alla celebrazione del rito direttissimo nella mattinata di domani.
