Jacopo Brugalossi
Cominciano a delinearsi i dettagli relativi ai lavori di completamento del primo e più consistente stralcio della mobilità alternativa di Spoleto. La ripresa, dopo mesi di stallo, è frutto di un accordo che Umbria Mobilità e l’impresa edile Della Morte hanno raggiunto il 27 giugno scorso attraverso la condivisione della perizia di variata distribuzione della spesa, e che il Comune di Spoleto ha reso noto con un comunicato stampa. Via libera, dunque, anche alla realizzazione dei “pozzi d’uscita” a Palazzo Leoncilli (piazza Pianciani) e al Teatro Nuovo, step intermedi del percorso che collegherà il mega-parcheggio di via Posterna a piazza Campello.
Programma dei lavori – L’opera originaria dovrebbe essere completata entro il 31 dicembre del 2013, mentre l’uscita di piazza Fratelli Bandiera (adiacente a piazza del Mercato) potrebbe vedere la luce già in ottobre. Tempi un po’ più lunghi, invece, per i pozzi d’uscita al Teatro Nuovo e a Palazzo Leoncilli, i cui lavori riguarderanno inizialmente lo spostamento dei sottoservizi e dei reperti archeologici rinvenuti durante la fase di scavo, con indagini non invasive fino al 22 luglio. Solo in un secondo momento partiranno gli interventi strutturali veri e propri (compresi quelli nell’atrio del palazzo, dove a breve si trasferiranno gli uffici della Procura della Repubblica), che si concluderanno comunque non prima della primavera 2014.
I costi – Comprensivo delle uscite intermedie del Teatro e di Palazzo Leoncilli, il nuovo importo dei lavori per la realizzazione del primo stralcio è pari a 18.891.902,11 euro, e prevede un impegno integrativo di spesa a carico di Umbria Mobilità di 175mila euro al fine della copertura della perizia.
Uscite scale mobili Ponzianina – Ma per una notizia che fa ben sperare ce n’è un’altra che non fa presagire nulla di buono. E’ arrivata poche settimane fa, infatti, l’ennesima proroga della sospensione della gara d’appalto per realizzare le uscite pedonali (opere di permeabilità urbana) lungo le scale mobili di via Ponzianina. Un progetto che, approvato in via definitiva il 20 giugno del 2012 per un importo complessivo di 554.918 euro, non si è ancora concretizzato, proprio a causa della sospensione della procedura che deve assegnare l’appalto dei lavori. Fu disposta in prima istanza il 23 ottobre del 2012, e prorogata il 28 dicembre dello stesso anno fino al 19 marzo 2013: una decisione che il Comune si trovò costretto ad assumere poiché impossibilitato a finanziare il progetto nella sua interezza, a causa dei minori introiti arrivati dagli oneri di urbanizzazione rispetto a quelli preventivati. La svolta sembrava dover arrivare dopo il 30 giugno 2013, termine ultimo per la presentazione del bilancio di previsione. L’amministrazione infatti, ricevuta la conferma dell’offerta da parte di tutte le ditte che avevano partecipato alla gara d’appalto, decise di prorogare la sospensione fino a quella data, “avendo attivato delle procedure – così si legge nella determina dirigenziale pubblicata qualche giorno fa all’albo pretorio – per poter utilizzare altri fondi al fine di cofinanziamento dell’opera”.
Ma ad oggi, con la decisione del Governo di prorogare il termine per la presentazione del bilancio preventivo 2013 al 30 settembre, l’amministrazione si trova nell’impossibilità di portare a termine le procedure in corso che aveva ipotizzato di completare entro il 30 giugno. Morale della favola, la sospensione della procedura di appalto per le opere di permeabilità urbana è stata prorogata di nuovo, fino al 30 ottobre prossimo. A breve ne sarà data comunicazione a tutte le ditte partecipanti che, azzardiamo ad ipotizzare, comincino ad averne piene le scatole.
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