Il Carnival del Gay Pride romano ha lasciato una scia di provocazione, rivendicazione e polemica. Il corteo colorato, festante, e rumorosissimo ha attrevarsato le strade della capitale, partendo da Piazza della Repubblica nel primo pomeriggio di ieri: tutti uniti per vedere riconosciuti i propri diritti civili, su carri, a piedi, ballando, non importa, ognuno ha scelto il modo più congeniale per manifestare il suo 'pride'. Alla fine saranno 15mila manifestanti, come annunciato a Piazza Madonna di Loreto, da Andrea Maccarrone, portavoce del Gay Pride che ha ringraziato Roma per essersi dimostrata: “una città aperta. Adesso speriamo che uno dei primi provvedimenti del neosindaco Marino sia quello di istituire il registro delle uniioni civili”. Ignazio Marino, non presente al corteo, ha simbolicamente partecipato con un video su Facebook in cui si è preso l'impegno di far rispettare i diritti di tutti.
Fuori programma – A Piazza Esedra Paolini, lo 'stalker', ha improvvisato uno striptease, che gli è costato una salata multa da parte dei Vigili.