In occasione della Giornata Mondiale del Sollievo la USL Umbria 1 domenica 26 maggio ha organizzato alcune iniziative che saranno occasione di confronto fra le autorità regionali, gli operatori sanitari, i medici di medicina generale, i rappresentanti delle associazioni e la popolazione sui servizi attualmente disponibili in tale ambito e sul progetto di potenziamento della rete aziendale per le cure palliative e la terapia del dolore. L’obiettivo è quello di uniformare il livello di qualità e l’accesso ai servizi su tutto il territorio di riferimento.
A Marsciano il teatro della Concordia ospiterà (ore 9-13) l’incontro su “Il dolore in Umbria. Stato dell’arte e proposte operative” relative alle buone pratiche sanitarie nel trattamento del dolore e nelle cure palliative. All’incontro, promosso dalla USL Umbria 1 con la collaborazione e il patrocinio del Comune di Marsciano, parteciperanno la governatrice dell’Umbria Catiuscia Marini, il sindaco di Marsciano Alfio Todini, il direttore generale della USL Umbria 1 Giuseppe Legato, il direttore generale della sanità della Regione Umbria Emilio Duca e altri professionisti con esperienza nell’ambito della terapia del dolore e delle cure palliative.
Nel Centro di Salute di Gubbio (ore 9,30-13), il Comitato ospedale e territorio senza dolore in collaborazione con le associazioni di volontariato AELC (Associazione eugubina per la lotta contro il cancro) e AGO (Associazione Gubbio Osteoporosi) ha organizzato delle visite algologiche gratuite (prenotabili fino al 24 maggio, ore 10-12, allo 075-9270654) e un punto di ascolto per far conoscere i vari tipi di dolore, il loro trattamento e i servizi offerti dall’ospedale e dal distretto.
“Il dolore non è un aspetto ineludibile del ricovero ospedaliero e dell’iter diagnostico-terapeutico – commenta il direttore generale della USL Umbria 1 Giuseppe Legato – In Italia la legge n.38 del 2010 ha sancito per tutti il diritto a non soffrire. Si tratta di una legge innovativa, che per la prima volta regolamenta e garantisce l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore nell’ambito dei livelli essenziali di assistenza. Un segno di civiltà, nel rispetto della dignità e dell’autonomia della persona umana e per la tutela della qualità delle cure e della vita fino al suo termine”.
“Oltre all’Hospice di Santa Margherita a Perugia e al progetto ‘Ospedale-Territorio senza dolore’ già avviato nell’Alta Valle del Tevere – spiega Giuseppe Legato – su tutti i distretti della nostra USL sono operative delle equipe di medici e infermieri che, con il prezioso contributo delle associazioni di volontariato, assicurano cure palliative e assistenza ai malati per consentire loro la migliore qualità di vita possibile. Il nostro obiettivo è quello migliorare e potenziare la rete dei processi assistenziali di trattamento del dolore e di garantire uniformità nella qualità e nell’accesso alle cure”.
Nel progetto generale per combattere la sofferenza fisica rientrano non soltanto le cure di fine vita e il dolore cronico maligno, ma anche il dolore acuto post-operatorio, il parto-analgesia e il dolore cronico benigno. E’ stato infatti recentemente dimostrato che sei cittadini su dieci con età media di 58 anni soffrono di dolore fisico cronico (originato in più del 6% dei casi da tumore e nel restante 94% da artrosi, mal di schiena, cefalee, diabete e altre patologie), ma meno del 50% segue un trattamento specifico e solo il 5% si rivolge ad uno specialista.